Quest’anno i porti del Brasile si sono riempiti con oltre 70.000 veicoli elettrici cinesi invenduti. Un segnale evidente delle difficoltà (inaspettate ma presenti) che le case automobilistiche cinesi stanno affrontando per sostenere la loro rapida crescita.
Marchi come BYD e Great Wall Motor, con ambizioni di espansione globale, vedono nel Paese sudamericano un terreno cruciale per il successo. Tuttavia, dopo un esordio travolgente, si trovano a fronteggiare sfide crescenti. Il Brasile, sesto mercato automobilistico mondiale, rappresenta una piattaforma strategica, ma la competizione si sta inasprendo.
L’eccesso di auto nei porti che si riscontra in questi mesi è legato al tentativo delle aziende cinesi di anticipare nuove possibili tariffe d’importazione. Al contempo, i produttori locali hanno reagito con investimenti mirati e una maggiore offerta di modelli elettrici. Inoltre, il tasso di crescita delle vendite di veicoli elettrici in Brasile si è stabilizzato, complicando ulteriormente la situazione.
BYD, leader del settore, è sulla buona strada per superare i 100 miliardi di dollari di vendite quest’anno, con il Brasile come mercato estero di riferimento. Per proteggere la propria posizione, dunque, l’azienda ha intensificato le spedizioni prima dell’introduzione delle nuove tasse, accumulando un inventario nei porti pari a quattro mesi di vendite.
Alexandre Baldy, dirigente di BYD in Brasile, ha difeso questa strategia, descrivendo l’industria locale come “obsoleta” e affermando che BYD ha “sconvolto il mercato” al punto da intimorire la concorrenza. Non stupisce che il governo brasiliano, sotto la guida di Lula, abbia ripristinato le tariffe sulle importazioni, che aumenteranno gradualmente fino al 35% entro il 2026. La scelta (anche politica, perché amica dei Paesi occidentali) ha spinto BYD e altri marchi cinesi a investire in stabilimenti locali.
BYD prevede di avviare la produzione del suo primo impianto al di fuori dell’Asia nel marzo 2025, puntando a realizzare 300.000 auto all’anno entro due anni. Great Wall Motor, dal canto suo, inizierà a produrre in Brasile da maggio, come parte di un investimento decennale di 1,6 miliardi di dollari.
Di sicuro i produttori locali e internazionali non restano a guardare. Volkswagen, Toyota, Renault e Stellantis stanno investendo collettivamente oltre 20 miliardi di dollari entro la fine del decennio, puntando su modelli ibridi alimentati anche da etanolo, una importante risorsa locale.