Il diesel sta gradualmente scomparendo, ma per gli automobilisti italiani che ancora scelgono questo tipo di carburante potrebbero esserci brutte notizie in arrivo. Il Governo italiano, infatti, è alla ricerca di circa 500 milioni di euro da destinare al rinnovo del contratto del trasporto pubblico nei prossimi tre anni.
Per questo scopo, si sta considerando una revisione delle accise sui carburanti, che attualmente ammontano a circa 0,7284 euro per litro di benzina e 0,6174 euro per litro di gasolio. Il Ministero dell’Economia sta valutando un possibile aumento dell’accisa sul gasolio, con un primo ritocco già previsto per il 2025. L’idea sarebbe di aumentare l’accisa sul diesel di un centesimo e ridurre quella sulla benzina di un centesimo.
Questa manovra consentirebbe allo Stato italiano di generare un incasso aggiuntivo di circa 200 milioni di euro all’anno. Grazie al maggior consumo di gasolio, che nei primi undici mesi del 2024 ha raggiunto 21,632 milioni di tonnellate, contro i 7,893 milioni di tonnellate di benzina, lo Stato otterrebbe più entrate, mentre gli automobilisti vedrebbero un lieve aumento dei prezzi alla pompa.
Questi nuovi fondi verrebbero destinati al finanziamento del rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale, un intervento che però andrebbe a gravare sulle tasche di chi, ancora oggi, rifornisce la propria auto diesel. Secondo le stime, questo incremento dell’accisa comporterebbe un aumento del prezzo medio al distributore da 1,648 a 1,660 euro al litro. Di contro, il prezzo della benzina subirebbe una leggera discesa, passando da 1,750 a 1,738 euro al litro.
Il piano del Governo prevede che, nel corso di cinque anni, le accise su benzina e gasolio arrivino ad essere allineate. L’Italia ha infatti preso impegni con l’Unione Europea per eliminare i cosiddetti Sussidi Ambientalmente Dannosi (Sad), che includono anche il trattamento fiscale favorevole del gasolio.
Entro cinque anni, si prevede che lo Stato incassi circa 600 milioni di euro in più all’anno grazie a questa riforma. Se questo piano dovesse essere attuato, alla fine del periodo di transizione, il prezzo per il diesel potrebbe superare quello della benzina, invertendo così l’attuale trend. Al momento, il diesel ha un costo della materia prima di circa 0,548 euro al litro, rispetto ai 0,511 euro al litro della benzina.