Il 7 luglio, data di entrata in vigore delle norme previste dal Regolamento UE 2019/2144, si avvicina. La legge europea prevede che le auto di nuova immatricolazione e quelle già presenti nei listini debbano essere dotate di diversi Advanced Driver Assistance Systems (sistemi ADAS). Vediamo quali sono le auto che non saranno aggiornate e che quindi usciranno dai rispettivi listini.
I modelli che non saranno più distribuiti in Europa
Come anticipato nel nostro approfondimento dedicato a tutti gli ADAS obbligatori in UE con l’entrata in vigore del nuovo regolamento le nuove auto che verranno immesse nella circolazione dovranno prevedere l’Intelligent Speed Assist, il Registratore di Dati di Evento, l’interfaccia per Dispositivi Alcolock, i dispositivi di segnalazione di arresto di emergenza, il sistema di avviso di disattenzione e stanchezza del conducente, il Lane Keeping Assist, la frenata automatica di emergenza e il rilevamento in retromarcia.
Le auto che non dispongono di questi ADAS e che le rispettive case costruttrici non aggiorneranno (perché ormai datate e per le quali non sarebbe conveniente farlo) sono:
- Smart fortwo (dalla prima alla terza generazione, 1998-2014);
- Fiat 500 Collezione 1957
- Fiat 500x
- Jeep Renegade
- DR Automobiles 3.0, 4.0 e 5.0
- Lancia Ypsilon
- Toyota GR86
- Subaru BRZ
Questo il quadro per quel che riguarda il mercato europeo. Molte di queste vetture sono state ormai da tempo sostituite con versioni più nuove (anche presentando le varianti elettrificate) anche considerando come molti di questi (la stessa Fiat 500x e la Jeep Renegade) hanno sulle spalle più di 10 anni di età. La direttiva ADAS dell’Unione Europea mira a ridurre il numero di incidenti stradali e l’utilizzo di auto nuove dotate di sistemi di sicurezza migliori è sicuramente uno degli step necessari per perseguire questo scopo.
Svecchiare il parco auto circolante non è facile anche considerando come gli incentivi auto siano terminati rapidamente. Se da una parte tale risultato conferma l’interesse da parte degli automobilisti dall’altra evidenzia la necessità di stanziare ulteriori risorse.