La presidenza di Donald Trump potrebbe essere un bene per Elon Musk, che grazie al suo sostegno alla candidatura ha fatto schizzare alle stelle le azioni di Tesla. Ma se Tesla ha fatto un balzo del 42% in appena cinque giorni, le azioni delle case automobilistiche tedesche sono crollate. Il motivo è che il tycoon americano potrebbe applicare dazi alle auto europee esportate negli Stati Uniti, un mercato fondamentale per molti produttori.
Donald Trump minaccia con dazi del 10% per Porsche e Mercedes: i produttori europei colpiti su più fronti
Le azioni di BMW sono scese dell’8%, quelle di Mercedes del 6,7%, mentre quelle di Porsche e di Volkswagen rispettivamente del 4,9% e 5%. Si tratta di una situazione difficile soprattutto per l’industria automobilistica tedesca, che ora deve affrontare diverse problematiche: dai dazi alle auto elettriche cinesi, strategia che colpirà i produttori che vendono nella Terra del Dragone come “ripicca”, e ora l’arrivo di Donald Trump.
Il presidente eletto aveva dichiarato a ottobre che stava pensando di aumentare i dazi sulle auto tedesche che entrano negli Stati Uniti, lanciando un avvertimento: “Le case automobilistiche tedesche diventeranno case automobilistiche americane. Voglio che stabiliscano i loro impianti qui”. In particolare, secondo un’analisi di Bloomberg, i dazi per Porsche e Mercedes potrebbero essere del 10%, e andranno quindi a colpire finanziariamente le due aziende.
In pochi mesi i produttori tedeschi devono quindi affrontare diverse sfide che arrivano da due dei mercati più grandi al mondo: Cina e Stati Uniti. Le case automobilistiche americane come Ford e General Motors sono salite del 4%, ma la grande vincitrice resta Tesla.
I nuovi dazi rappresenterebbero un ulteriore ostacolo per i marchi europei. BMW ha registrato un calo del 13% delle vendite nel terzo trimestre, principalmente a causa del “competitivo ambiente di mercato” della Cina. Non fa nè calo nè freddo l’elezione di Donald Trump alle case automobilistiche cinesi, che negli Stati Uniti avevano già dazi al 100%. Insomma, la situazione sarà molto complicata per le case automobilistiche europee nel 2025, che dovranno affrontare anche le sfide legate alle emissioni, con le nuove normative in vigore dal prossimo 1 gennaio.