La società di produzione Alcon Entertainment ha fatto causa a Elon Musk , affermando che Tesla Inc. ha utilizzato immagini tratte dal film del 2017 Blade Runner 2049 nel corso del recente evento organizzato per la presentazione del robotaxi, nonostante il divieto di autorizzazione espresso.
La società di produzione, nota per aver finanziato e prodotto film come The Blind Side, ha deciso di ricorrere alle vie legali accusando Musk di violazione del copyright. In particolare, l’azienda sostiene che Tesla non avrebbe richiesto l’autorizzazione sino al giorno dell’evento, ovvero il passato 10 di ottobre. Aggiungendo poi di avere esplicitamente rifiutato di concedere l’autorizzazione all’utilizzo delle immagini. Insieme a Musk e Tesla, è citata come imputata anche la Warner Brothers Discovery, che ha ospitato l’evento in uno studio.
I guai giudiziari continuano ad accumularsi, per Elon Musk
“Noi, robot”, l’evento organizzato per l’attesa presentazione del robotaxi, finirà in tribunale. Ispirato secondo molti all’opera del celebre romanziere di fantascienza Isaac Asimov, il suo titolo sembra discendere in linea diretta da “I, robot”, un film del 2004 diretto da Alex Proyas basato sulla saga omonima.
Durante il suo svolgimento, Tesla ha presentato un veicolo completamente autonomo, privo di comandi, facendo largo uso di immagini ispirate a Blade Runner 2049, che prevede in effetti lo stesso genere di veicoli senza conducente. In particolare, la presentazione includeva una diapositiva con un’immagine generata dall’intelligenza artificiale, che era simile a un’inquadratura del film, in cui il personaggio di Ryan Gosling osserva un mondo apocalittico.
Occorre sottolineare, a questo punto, che Elon Musk è notoriamente un appassionato del futuro distopico tipico di Blade Runner, il classico di fantascienza diretto da Ridley Scott nel 1982. Tanto che, parlando del Cybertruck di Tesla, ha affermato la sua intenzione di progettare un pick-up cyberpunk realmente futuristico in grado di riesumarne le atmosfere. Oltre a condividerne un link ai titoli di testa nel corso del 2019. Al tempo stesso, proprio nel corso della presentazione ha affermato di non essere sicuro di voler vivere in un mondo simile. Blade Runner 2049, citato nel corso dell’evento, è proprio un sequel della pellicola originale.
Le azioni di Tesla sono chiaramente frutto di malafede
Nella sua denuncia, Alcon Entertainment ha affermato che le azioni di Tesla sono “chiaramente tutte frutto di malafede e intenzionalmente malevole”. Per poi aggiungere che l’aggiunta delle immagini aveva lo scopo di rendere l’evento “più attraente per il pubblico globale”, in modo da dare un aiuto sostanziale alle vendite del veicolo in questione.
A questo punto è anche interessante chiedersi il motivo del diniego frapposto alla richiesta di Tesla. Che è di carattere esclusivamente politico. Secondo la casa di produzione, l’associazione con Musk e le sue discutibili posizioni politiche potrebbero arrecare un danno al marchio. In particolare l’associazione con quel Donald Trump che nel mondo di Hollywood non vanta molti sostenitori, di cui il fondatore di Tesla e Space X è uno dei principali donatori, tanto da essere indicato come un possibile membro della squadra di governo in caso di affermazione del miliardario repubblicano nelle presidenziali di novembre.
In pratica, Alcon non vuole che Blade Runner 2049 sia affiliato a Musk, a Tesla o a una qualsiasi delle sue aziende. Ha poi aggiunto che le immagini potrebbero causare confusione, in quanto l’azienda è in trattative con altri marchi automobilistici per il suo prossimo show Amazon, Blade Runner 2099.
L’accostamento tra Elon Musk e l’universo di Blade Runner non è gradito
Secondo la causa, la “falsa affiliazione” del film con Tesla sarebbe ora “irrimediabilmente invischiata nell’arazzo mediatico globale, come gli imputati sapevano sarebbe inevitabilmente accaduto, amplificando i rischi di danni e confusione”. Per poi aggiungere: “Tutto ciò emanava l’odore di una scusa malamente inventata per collegare il cybercab di Tesla ai grandi marchi di Hollywood in un momento in cui Tesla e Musk sono ai ferri corti con gli stessi”.
Per capire meglio i contorni della vicenda, occorre ricordare che Blade Runner 2049, diretto da Denis Villeneuve, ha incassato al botteghino più di 275 milioni di dollari. Il timore è che il franchising possa essere danneggiato dall’accostamento con Elon Musk.
La casa di produzione non si trova comunque sola nella sua battaglia contro l’uomo più ricco del mondo. In un post diffuso sui social media, infatti, anche il regista di “I, robot”, Elias Proyas, ha fatto notare la grande somiglianza tra le immagini che hanno caratterizzato l’evento di presentazione del robotaxi e quelle del suo film. Tanto da chiedere ironicamente: “Ehi Elon, posso riavere indietro i miei progetti, per favore”. Da parte sua non è però giunta alcuna vertenza legale.