L’ambito dei motori è in perenne cambiamento. C’è spazio per tutti, o quasi e nelle vene di uno dei Costruttori in rampa d’ascesa scorre sangue italiano. No, non stiamo parlando di DR, anche se risponde bene all’identikit. La realtà molisana si trova, d’altronde, a una fase successiva del processo di espansione. Stavolta ci andremo, invece, a soffermare su un brand abbastanza alle prime armi, in qualità di Costruttore. Sebbene operi nel mercato delle quattro ruote da quasi un ventennio, soltanto da poco ha deciso di passare da distributore a produttore.
EMC, il debutto con Wave 3, il SUV compatto a benzina e Gpl
Costituita nel 2005, Eurasia Motor Company affonda le radici in Lombardia, nello specifico a Brescia. Se i brand Great Wall (GW) e Haval sono approdati lungo la nostra penisola è a lei che lo dobbiamo. In un frangente iniziale ha maturato delle competenze specialistiche sulla GW; dunque, ha ampliato il raggio d’azione alla connazionale nel 2019. A partire dallo scorso anno è arrivata la nuova scommessa imprenditoriale. Anziché limitarsi alla funzione di importatore, ha scelto di fare un passo ulteriore, trasformandosi in un Costruttore in piena regola, con tanto di marchio EMC.
La pioniera si è rivelato essere uno sport utility di taglia “small” ad alimentazione Gpl come la Wave 3. La fabbricazione della vettura avviene in Cina, presso l’impianto di Yibin Kaiyi, ma l’impianto a gas è opera della BRC, anch’essa costituita lungo lo Stivale. Ciò consente di risparmiare sui costi di gestione, con il prezzo della versione con motore da 1.5 litri che parte da 22 mila euro. Il design si lasciano apprezzare per via delle interessanti soluzioni estetiche adottate, mentre l’abitacolo offre abbondante spazio agli occupanti. Dal punto di vista delle performance, l’esemplare privo di turbocompressore con 140 Nm di coppia motrice massima a 5 mila giri concede qualcosa in quanto alla reattività. Per vivere a pieno la vettura conviene, quindi, optare in favore del cambio automatico CVT.
Le potenzialità della EMC appaiono evidenti. Sebbene dal caso studio della DR sia parecchio lontana, l’ampia rete di contatti promette una rapida espansione. Ancor prima di volersi “mettere in proprio” ha stretto delle proficue intese con due capisaldi della terra dei dragoni. Con Great Wall e Haval ha saputo leggere in anticipo i tempi, constatando l’apertura del pubblico a veicoli vagamente esotici. Forte dei buoni numeri commerciali messi a segno, ha intrapreso un sentiero complicato, ma l’asse italo-cinese potrebbe aumentare le chance di affermarsi, con un rapporto qualità-prezzo da prima della classe.