Europa: le auto elettriche arrancano, il parco auto resta vecchio

Ippolito V
Il parco auto in Europa continua a invecchiare: il sogno di una mobilità a zero emissioni ha tutta l’aria di un miraggio (nel breve termine)
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Il report ACEA 2023 offre una panoramica completa del parco auto in Europa, fornendo dati sul numero di veicoli, l’età media, l’alimentazione e la distribuzione per abitante. L’analisi mette in luce alcune tendenze interessanti, con l’Italia in linea con la media europea sotto certi aspetti e in controtendenza in altri.

Svolta elettrica lontana: l’Europa ancora schiava delle auto a benzina e diesel

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Il periodo attualmente attraversato è caratterizzato da cambiamenti significativi. Negli anni a venire, la mobilità si orienterà sempre più verso il settore elettrico, e già oggi osserviamo dei risvolti concreti. In risposta alle direttive politiche, compreso il divieto delle vetture endotermiche imposto dalla Commissione UE per il 2035, gli attori del settore stanno agendo con determinazione. Ogni esitazione è stata abbandonata al fine di non perdere terreno rispetto alla concorrenza, già attiva in questo campo. Nel frattempo, la sensibilità ambientale dei guidatori è in crescita. Tuttavia, ci sono importanti ostacoli che complicano il rinnovo del parco circolante.

L’aumento dell’1% delle auto in circolazione in Europa e in Italia nel 2022 porta il totale rispettivamente a 252 milioni e 40,2 milioni di unità. I Paesi dell’Est Europa registrano i maggiori tassi di crescita, mentre Svezia e Finlandia sono in calo. Preoccupa, però, l’età media dei veicoli, che è di 12,3 anni nel Vecchio Continente e di 12,5 anni nella nostra penisola. In fondo alla graduatoria, sotto questo aspetto, figurano la Grecia, l’Estonia, la Repubblica Ceca, la Lettonia e la Romania. Non sorprende che si tratti di territori con un reddito medio basso. Sul versante opposto, Lussemburgo, Austria, Danimarca e Irlanda hanno i parchi auto più “giovani”.

Le alimentazioni a benzina e diesel dominano ancora la scena, rappresentando rispettivamente il 50,6% e il 40,8% del totale. Anche se gli esemplari ibridi ed elettrici stanno crescendo, il loro peso in termini assoluti rimane limitato: il 3,1% per le mild e full hybrid, l’1,0% per le plug-in hybrid e l’1,2% per le auto completamente elettriche (BEV). In Italia la quota di BEV è dello 0,4%, inferiore alla media europea, mentre GPL e metano mantengono una posizione di rilievo, con il 7,2% e il 2,4% rispettivamente.

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Dal punto di vista demografico, il numero di auto ogni 1.000 abitanti è in aumento, passando da 545 nel 2018 a 574 nel 2022. L’Italia possiede uno dei valori più alti, con 681 auto ogni 1.000 abitanti, superata soltanto da Polonia e Lussemburgo. In Francia, il 15% delle famiglie non possiede un’auto, il 48% ne possiede una e il 5% ne possiede più di tre. In Lettonia, una famiglia su due non ne possiede, mentre in Finlandia una famiglia su quattro ne possiede almeno due. Anche se i dati non sono completi per ciascun Paese, emergono dei trend interessanti. Per incentivare il rinnovo del parco circolante a favore di modelli a basse e zero emissioni, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni stanzierà circa un miliardo di euro (950 milioni) nel 2024.

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