Fisker, il brand americano di auto elettriche, ha dichiarato bancarotta. L’istanza di fallimento è stata presentato nello Stato del Delaware, dove l’azienda ha la sede legale, il 17 giugno 2024. Fisker ha accusato “i venti contrari del mercato e quelli macroeconomici che hanno influito sulla nostra capacità di operare in modo efficiente”. L’annuncio del fallimento non è una sorpresa, dato che da mesi si parla delle difficoltà del brand e all’inizio del mese non ha pagato il prestito di 3.5 milioni di dollari.
Fisker: la casa automobilistica americana chiude i battenti
Fisker ha assicurato i clienti che alcuni servizi rimarranno attivi, come l’assistenza post-vendita, anche se le operazioni saranno fortemente ridotte. Al momento Fisker sta cercando di vendere tutti i suoi beni, che ammontano ad un valore che si aggira tra i 500 milioni e 1 miliardo di dollari. Negli ultimi mesi l’azienda ha cercato di ottenere nuovi finanziamenti grazie alla collaborazione con un grosso brand, rimasto anonimo, che secondo alcuni però si tratterebbe di Nissan. Le trattative non sono andate a buon fine, distruggendo qualsiasi speranza di Fisker di portare avanti le operazioni.
Lo scorso anno il brand aveva iniziato a consegnare ai clienti il SUV Ocean, registrando anche margini lordi positivi. Tuttavia, negli ultimi mesi le vendite non sono andate come sperato, producendo circa 10.000 veicoli e consegnandone solo la metà. Questo ha costretto l’azienda a tagliare i prezzi dei suoi veicoli per svuotare l’inventario e recuperare denaro, dopodiché ha sospeso la produzione.
Il SUV Fisker Ocean proponeva trazione integrale AWD, autonomia fino a 707 km con una singola carica e accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,7 secondi grazie ad una potenza massima di 564 CV. Nonostante tutti i produttori del settore automotive stanno spingendo verso la transizione all’elettrico, non tutti i consumatori sono pronti a questo cambio, con le auto a motore a combustione interna ancora tra le loro preferenze.