Fisker Pear: il crossover del futuro che non costa nulla (per un’elettrica)

Ippolito V
Altro che citycar: la Fisker Pear è un crossover elettrico instancabile, con un prezzo troppo invitante per poter essere ignorato.
Fisker Pear
Fisker Pear

Tra i numerosi modelli che saranno esposti all’imminente Salone di Monaco (in programma dal 4 al 10 settembre), vi sarà pure un crossover compatto Made in USA. Nella prestigiosa cornice bavarese sarà, infatti, tirato su il velo alla Fisker Pear, che si approccia sul mercato mossa da grandi propositi. Intanto, vengono rilasciate diverse gustose anticipazioni su come sarà il modello, destinato a uscire negli USA e quindi nel Vecchio Continente a un prezzo di listino da 29.900 euro, circa 26 mila euro secondo il cambio attuale.

Fisker Pear: il crossover a prezzo “stracciato”

Fisker Pear

Lunga 455 cm, la vettura potrà essere acquistata con la configurazione a cinque o sei posti. Il sesto aggiuntivo viene ricavato nella zona posteriore, in sostituzione del classico tunnel centrale. Il lancio, dapprima in programma per il 2024, è stato posticipato alla prima metà dell’anno successivo. Quando partirà la produzione, la compagnia impiegherà una nuova struttura in acciaio leggero. Che, stando alle dichiarazioni dei portavoce, ridurrà il numero di componenti necessario di ben il 35 per cento.

La cifra da corrispondere sarà accessibile, almeno in rapporto ai consueti standard delle bev proprio a causa di tale innovazione. E, dato che ci siamo, passiamo in rassegna il powertrain con due opzioni di batteria, in grado di garantire 290 km di autonomia nel ciclo EPA nella proposta entry level e 515 km nella variante Long Range. Il numero uno della compagnia Henrik Fisker ha tenuto a sottolineare come conseguire valori di percorrenza estremi abbia poco senso. In commercio ci sono dei veicoli praticamente instancabile e, comunque, incapaci di vendere. Da 0 a 100 km/h la Fisker Pear scatterà in 6,3 secondi, dei valori destinati a migliorare con la variante Extreme.

Di immatricolazioni la Fisker Pear spera di maturarne parecchio per l’approccio sostenibile sotto ogni versante. Difatti, al di là del “cuore pulsante”, pure gli interni risponderanno ai requisiti di materiali riciclati e biobased, in avvicinamento verso l’obiettivo di un’auto a emissioni zero entro il 2027. La modalità Lounge dell’abitacolo permetterà di riposarsi o di gustarsi un film (sullo schermo rotante da 17,1 pollici) in totalità comodità, reclinando ciascun sedile.

Ciascun materiale – riferiscono sempre dal quartier generale – gode di un’ottima resistenza, privo di parti mobili fragili, in modo da massimizzare la piacevolezza dell’esperienza a bordo. Per concludere, la Fisker Pear conta su ben due bagagliai, di cui uno all’anteriore per piccoli oggetti, e uno al posteriore, ribattezzato baule Houdini. Alla pari del celebre illusionista, saprà sparire in un attimo. Parte dello sportello verrà, infatti, annegato nel resto della carrozzeria, in favore della praticità, condotta a livelli impensabili.

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