Ford è convinta che nel suo futuro non c’è posto per modelli come la Fiesta e la Focus

Daniele Di Geronimo Autore
Dopo la recente intervista del CEO di Ford c’è da interrogarsi sul futuro del marchio nel settore auto.
Futuro auto Ford

Ricordate quando abbiamo raccontato come dietro alla crisi delle vendite delle auto a marchio Ford ci fosse anche la fine della produzione di modelli come la Fiesta e la Focus? Bene, in questi giorni l’amministratore delegato di Ford Jim Farley ha rilasciato un’intervista nella quale ha dichiarato che l’azienda statunitense sta uscendo dal settore delle auto noiose per entrare così in quello dei veicoli iconici.

Qual è la strategia di Ford per il futuro del marchio

Modelli auto Ford

Secondo Ford, quindi, la scelta di abbandonare modelli come Fiesta, Focus e Mondeo (che già hanno iniziato a uscire di scena in Europa e completeranno la fine della produzione il prossimo anno) è positiva alla causa del marchio. L’obiettivo è quello di orientarsi verso SUV elettrici sviluppati sulla piattaforma MEB di Volkswagen. Le nuove Ford Explorer e Ford Capri, infatti, sono basate su questa piattaforma ed è il motivo per cui hanno diverse caratteristiche simili alla Volkswagen ID.4 e ID.5.

Il paradosso è che nonostante i risultati sulle vendite Ford continua a puntare sull’elettrico ma nel vecchio Continente ha recentemente affermato di aver rinunciato al piano di produrre solamente auto elettriche dal 2030.

Auto elettriche Ford

Ma quali sono questi veicoli iconici cui fa riferimento l’amministratore delegato di Ford? Si parla della Mustang, della Bronco e della Raptor. Per Ford un veicolo come la Mustang sarebbe in grado di sfidare brand come la Porsche. E poi sempre per il CEO di Ford per l’azienda sarebbe più conveniente investire nei veicoli commerciali rispetto alle altre categorie di auto. Il futuro di Ford in Europa è ora affidato alla Mustang Mach-E, alla Kuga e alla Puma.

Una scelta reiterata quella di Ford che al momento premia i rivali come Volkswagen, Stellantis, Kia, Hyundai e Toyota che continuano a produrre i loro veicoli e a ottenere risultati migliori rispetto a Ford. La casa automobilistica statunitense sta anche investendo nel settore motorsport (con la partecipazione alla 24 Ore di Le Mans e il ritorno in Formula 1) con l’obiettivo di diversificare le strategie di crescita. C’è forse il desiderio di rivolgersi verso altri mercati e posizionare il brand su altri livelli. Sarà interessante capire quanto, soprattutto nel medio e lungo periodo, questa strategia pagherà non tanto nel confronto diretto con i marchi tradizionali di auto (terreno dal quale Ford sembra essersi quasi completamente sfilata) ma quanto porterà benefici nella crescita del gruppo.

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