Ford ha registrato perdite per 3,6 miliardi di dollari nel 2024 a causa delle auto elettriche. Con Explorer e Capri, la casa automobilistica dell’Ovale Blu sperava di invertire la rotta, ma a quanto pare non è stato così. Questi due modelli elettrici vengono prodotti presso lo stabilimento Ford di Colonia, in Germania, ma a causa delle vendite al di sotto delle aspettative, la casa automobilistica ha deciso di mettere in cassa integrazione i suoi dipendenti fino alla fine del 2024.
Ford, le auto elettriche non vendono: cassa integrazione per i dipendenti in Germania
A differenza della Ford Mustang Mach-E e della nuova Puma Gen-E, che utilizzano piattaforme sviluppate da Ford, sia l’Explorer che Capri utilizzano un’architettura del Gruppo Volkswagen: la MEB, una base che ha fatto il suo debutto nel 2019 con la compatta ID.3. Per aggiornare le linee di produzione e svolgere le ristrutturazioni necessarie, Ford ha deciso di interrompere lo scorso anno la produzione di uno dei suoi principali modelli di successo: la Fiesta.
A quanto pare, questa rischiosa scommessa non sta dando i frutti sperati, poiché nonostante entrambi i modelli siano appena arrivati sul mercato, le loro vendite sono al di sotto delle aspettative. Secondo un portavoce del marchio, il calo della domanda costringerà a ridurre la produzione allo stabilimento di Colonia, impianto in cui Ford ha investito 2 miliardi di dollari per produrre veicoli elettrici, almeno fino alla fine del 2024.
Le cose non vanno molto meglio negli Stati Uniti, dove la produzione del pick-up F-150 Lightning sarà ferma dal 15 novembre al 6 gennaio. Per rimediare a questa situazione, l’azienda sta lavorando ad una nuova piattaforma elettrica che, secondo Jim Farley, CEO di Ford, sarà economica quanto quelle delle auto elettriche cinesi.
La nuova piattaforma farà il suo debutto sul mercato con un pick-up che arriverà negli Stati Uniti nel 2027 ad un prezzo inferiore ai 30.000 dollari. Su questo modello, che secondo Farley sarà un “punto di svolta”, ci sta lavorando un team di ex dipendenti di Apple, Lucid, Rivian e Tesla. Il responsabile del progetto è Alan Clarke, che ha lavorato alla sviluppo della Tesla Model Y.