Francia, “regalo” di Natale dal governo: fine anticipata degli incentivi per le elettriche

Ippolito V
La riduzione degli incentivi in Francia era già stata annunciata, ma il governo ha deciso di anticipare di un mese il nuovo sistema.
ricarica auto elettriche

Gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche hanno dimostrato di essere certamente uno strumento importante per accelerare la transizione elettrica. Il supporto (una sorta di doping per i detrattori) va incontro agli obiettivi climatici dei governi e ai produttori che devono rispettare normative sempre più stringenti sulle emissioni di CO2.

Il calo della domanda globale di veicoli elettrici e la riduzione degli incentivi in alcuni paesi stanno creando nuove sfide per l’industria automobilistica. Negli ultimi mesi, diversi governi hanno rivisto le loro politiche di sostegno. La Germania, ad esempio, ha eliminato del tutto i sussidi, seguita dalla Norvegia, e ora anche la Francia si prepara a ridurre gli aiuti con un taglio significativo previsto per il 2025. Il regalo di Natale è servito.

francia, incentivi auto elettriche

Il budget totale per i cosiddetti ecobonus in Francia scenderà infatti a 1 miliardo di euro, rispetto agli 1,5 miliardi destinati nel 2024. Di questi incentivi, solo 700 milioni saranno realmente utilizzati l’anno prossimo, poiché 300 milioni serviranno a coprire un deficit del bilancio attuale.

La riduzione progressiva degli incentivi in Francia risultava già annunciata, ma il governo ha deciso di anticipare di un mese l’entrata in vigore del nuovo sistema. Se il decreto sarà approvato, gli attuali sussidi verranno modificati tra pochi giorni, lasciando però un periodo transitorio di tre mesi per i veicoli ordinati prima della nuova normativa.

emmanuel macron

Il cambiamento avrà sicuramente un forte impatto sugli acquirenti. Chi ha un reddito fiscale inferiore a 15.400 euro all’anno vedrà il bonus massimo scendere da 7.000 a 4.000 euro. Per altre fasce di reddito, i sussidi caleranno progressivamente: da 4.000 a 3.000 euro e infine a 2.000 euro. Il governo aveva inizialmente valutato di eliminare del tutto l’ultima fascia, ma ha deciso di mantenerla per l’alto numero di richieste ricevute.

Un ulteriore colpo riguarda i quadricicli elettrici, come la Citroen Ami, che perderanno completamente i propri incentivi dedicati di 900 euro, escludendoli dal programma. Resta invece in vigore il punteggio ambientale che limita l’accesso agli aiuti per i veicoli prodotti fuori dall’Europa. La riduzione dei bonus, a questo punto, potrebbe favorire indirettamente la competitività dei modelli cinesi sul mercato francese?

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