Il sempre più pronunciato utilizzo della tecnologia all’interno delle auto, si sta rivelando l’ennesimo invito nei confronti di coloro che sulla loro sottrazione conducono da sempre un fiorente business. I ladri, infatti, intravvedono nelle componenti cui è collegato il funzionamento dei sistemi avanzati di guida dei veicoli l’ennesimo motivo per dedicarsi al loro furto.
E, naturalmente, trovano una pronta risposta nel mercato parallelo dei ricambi. Ove, in effetti, è in grande crescita la richiesta di questi prodotti, in modo da poterli utilizzare per le riparazioni. Una tendenza particolarmente pronunciata negli Stati Uniti, ove è in forte aumento il furto di radar, sensori e telecamere dedicati ai sistemi di assistenza alla guida (ADAS).
Stati Uniti, in grande crescita il furto di sensori ADAS
Le cronache provenienti dagli Stati Uniti non sembrano lasciare molti dubbi sull’ultima passione dei ladri d’auto. Stando ai vari resoconti, nel corso delle ultime settimane si sarebbe verificata una vera e propria epidemia di furti, i quali hanno colpito in particolare i sensori che sono predisposti per la regolazione del cruise control adattivo.
L’episodio più eclatante in tal senso è quello che si è verificato alla metà del passato mese di dicembre e che ha visto come teatro il piazzale della Ron Tonkin Honda, sede di una concessionaria del Southeast Portland, in Oregon. In quella occasione, infatti, da ben 17 vetture parcheggiate al suo interno sono stati sottratti questi fondamentali componenti di sicurezza.
Considerato che in alcuni casi un componente di questo genere può comportare l’esborso di ben 4mila dollari, è facile comprendere lo spirito con cui i proprietari hanno accolto l’evento. Anche perché al prezzo del componente va aggiunto anche quello relativo alla riparazione che, nel caso in oggetto, si aggira intorno ai 50mila dollari.
Ormai i furti di componenti ADAS sono in crescita esponenziale
Quello relativo al furto di sensori ADAS rappresenta un fenomeno in grande crescita. A confermarlo è stato il proprietario della concessionaria interessata, secondo il quale nel corso dell’anno appena conclusosi si è trovato a dover gestire una cinquantina di casi analoghi.
E la crescita può essere considerata costante, se si pensa che nel solo mese di novembre erano stati segnalati diciotto casi simili. Talmente forte che la speranza delle forze di polizia risiede in uno sgonfiamento altrettanto rapido di questa nuova propensione dei malviventi.
A supportare questa speranza è un dato di fatto difficilmente eludibile, che funge da deterrente o quasi: i componenti in questione sono comunque difficili da vendere online, ovvero su quello che rappresenta il canale preferito per poterli smerciare.
A ciò va aggiunta una seconda controindicazione: per riuscire a condurre in porto questi furti sono necessarie competenze tecniche non comuni. Come quelle di cui dispone, in particolare, il ladro che ha portato a termine il furto di Portland, cui sono bastati in tutto dieci minuti.
Sensori ADAS: di cosa si tratta, precisamente?
ADAS è l’acronimo di Advanced Driver Assistance System, che tradotto nella nostra lingua vuol dire sistema avanzato di assistenza alla guida. Si tratta, quindi, di sistemi elettronici ormai presenti su tutte le vetture moderne. Resi del resto necessari in alcuni casi dai regolamenti, come quello europeo che dal 6 luglio 2022 ne indica in alcuni l’obbligatorietà.
Già dal nome è semplice intuire come il sistema ADAS sia un ausilio alla guida, che si realizza per mezzo di componenti differenti di sicurezza attiva, i quali vanno ad affiancarsi a quella passiva, una categoria, la seconda, che comprende ad esempio gli airbag o le cinture di sicurezza.
La differenza tra sistemi di sicurezza attiva e passiva consiste nel fatto che questi ultimi sono delegati alla riduzione dei rischi di lesioni in caso di incidente. Mentre i sistemi ADAS si incaricano di aiutare il conducente nel corso delle operazioni di guida. Sono quindi sistemi sempre più sofisticati e intelligenti, incaricati di agevolare la guida e aumentare il livello di sicurezza della stessa.
Il criterio da cui partono è la riduzione al minimo degli incidenti stradali dipendenti dai momenti di distrazione del conducente. Cui si somma quello teso alla correzione degli stili di guida scorretti. Per riuscirci, possono entrare in gioco non solo nel corso delle normali operazioni di guida, ma anche quando si avvicina una situazione di pericolo.
Il loro funzionamento si avvale di tecnologie di ultima generazione. Un novero in cui rientrano computer di bordo, radar, sensori e videocamere. Avvalendosi di set di dati e informazioni, vanno a stabilire una comunicazione con il conducente. Per farlo, lanciano segnali e avvisi preallarme già predisposti in automatico, oppure agiscono direttamente su freni, acceleratore e sterzo.