Di recente, hanno tenuto parecchio banco le discussioni circa la presunta perdita di forza commerciale della Volkswagen. Il numero uno del marchio capogruppo, Thomas Schäfer, ha lamentato dei numeri poco soddisfacenti, esortando i manager a tagliare le spese di ben 11 miliardi di dollari. In caso contrario, l’azienda non saprà rispondere colpo su colpo all’agguerrita concorrenza. Tra i provvedimenti in programma, vi è pure l’adozione di linee più classiche per quanto riguarda le vetture elettriche. Dopo aver attirato l’attenzione con linee avanguardiste, adesso la compagnia pensa a qualcosa di classico, avvicinabile alle Golf degli anni Novanta. Adesso, però, è tempo di capire qual è stato il feedback di pubblico nel primo semestre del 2023.
Gruppo Volkswagen: ci sono le condizioni per gridare alla crisi?
Il consuntivo finanziario indica una crescita delle consegne del 48 per cento, portate a quota 321.600 unità. In un anno, la forza commerciale rispetto alla concorrenza è cresciuta dal 5,6 al 7,4 per cento, il che è abbastanza sorprendente alla luce dei continui messaggi di allarme lanciati. Stando alle recenti dichiarazioni dei portavoce ufficiali, lo stabilimento centrale di Emden potrebbe andare incontro a decisi sfoltimenti del personale. Se gli alti dirigenti andranno fino in fondo lo scopriremo strada facendo.
Tra i punti critici, rei di mettere in apprensione, viene segnalata la pericolosa avanzata dei brand cinesi. Le realtà provenienti dal Paese asiatico combinano al prezzo accessibile una qualità in continuo miglioramento. Degli errori commessi in passato ormai non ve n’è più traccia e la loro decisa avanzata fa dormire sonni ben poco tranquilli.
Entrando nei dettagli, il gruppo Volkswagen ha maturato 217.700 esemplari, in crescita del 67 per cento in Europa. Ancora meglio negli Stati Uniti, con un più 76 per cento, sebbene su una scala ridotta, visti i 29.800 esemplari piazzati. Invece, peggiora del 2 per cento il rendimento nella terra dei dragoni, con circa 62.400 ordini registrati. Le prenotazioni delle elettriche sono state più di 200 mila sugli 1,65 milioni di immatricolazioni.
Stando al comunicato diffuso, VW presenta una “domanda stabile” (almeno sulla carta) e “ulteriori progressi nella strategia di elettrificazione”. Ma, allora, quali sono i campanelli d’allarme? Innanzitutto, la perdita del 20 per cento dei profitti, pari a 8,5 miliardi di euro, sul quale ha inciso il decremento dell’utile operativo non rettificato, passato da 13,2 a 11,3 miliardi: così si avvertono le oscillazioni delle commodity. Inoltre, le vendite prospettate dovrebbero aggirarsi tra 9 e 9,5 milioni di unità alla fine dell’anno, contro i 9,5 paventati all’inizio.