Un passo indietro, ma non un cambio di direzione. Il Gruppo Volkswagen conferma la sua convinzione nel futuro della mobilità green, rivedendo i piani iniziali, ritenuti troppo ambiziosi rispetto al ritmo di adozione attuale. Persuaso dalle direttive emanate dalla Commissione Europea, che ha bandito le vetture benzina e diesel per il 2035, il colosso tedesco dei motori aveva pensato di accelerare la transizione verso l’elettrico. Tuttavia, nel corso del processo sono sopraggiunte difficoltà di vario tipo.
Gruppo Volkswagen: tra tradizione e innovazione, verso la mobilità sostenibile
La soglia d’accesso da superare per comprare una BEV risulta tuttora troppo elevata in diversi casi. Benché il bisogno di rispettare l’ambiente sia condiviso da gran parte della popolazione, i costi dissuadono dal grande passo. Non a caso, l’ibrido ha la netta precedenza sulle forme alternative di mobilità green. Mild e full hybrid, per la precisione, su cui anche gli incentivi auto 2024 promessi dal Governo italiano sono andati a ruba.
Siccome l’ultima parola spetta sempre e comunque al mercato, il Gruppo Volkswagen preferisce compiere un passo indietro, senza però accantonare del tutto i propositi. Gli obiettivi precedentemente fissati verranno raggiunti, solo in maniera più graduale.
La nuova strategia illustrata dal capo del conglomerato, Oliver Blume, prevede degli investimenti mirati. Per il ciclo 2025-2029 saranno destinati 170 miliardi di euro – meno rispetto alle precedenti stime – con focus su nuovi prodotti, batterie, powertrain ibridi e piattaforme EV. Potrebbe inoltre aver luogo una collaborazione con un altro Costruttore mosso dai medesimi obiettivi.
Stando alle voci la favorita sarebbe Renault, anche perché i francesi, diretti dal manager meneghino Luca de Meo, devono trovare un modo di realizzare le economie di scala, quantomai essenziali in vista dell’imminente invasione delle aziende cinesi pure in Europa. Dal sodalizio, il Gruppo Volkswagen intende ottenere ulteriore slancio e accelerare, di conseguenza, l’avvento della mobilità a zero emissioni in un segmento ritenuto cruciale.
Il progetto vagliato dai piani alti intende fare propria la capacità di adattamento alle condizioni attuali dell’industria e di proporre un portafoglio prodotti affine ai gusti e alle esigenze della clientela. In ottica 2024, si punta a una crescita del fatturato del 5% e un margine operativo tra il 7 e il 7,5%.
La retromarcia parziale sulle BEV segue diversi esempi eccellenti, compreso quello della connazionale Mercedes, la quale ha ammesso di aver sottovalutato gli ostacoli da superare. Piuttosto che andare avanti a dissanguare le casse societarie, VW riconosce di aver commesso un errore nelle previsioni e di dover correggere il tiro.