Secondo quanto riportato dalla stampa asiatica, Honda e Nissan sono in trattativa per una fusione. L’obiettivo è quello di operare sotto una stessa holding per facilitare la cooperazione nello sviluppo di auto elettriche, un settore in cui entrambi i giganti sono molto indietro rispetto a leader come BYD e Tesla.
Inoltre, entrambe le aziende starebbero cercando di incorporare Mitsubishi. Non a caso, Nissan è il suo principale azionista con una quota del 24%. Il risultato di questa unione sarebbe uno dei più grandi gruppi automobilistici al mondo, secondo solo a colossi come Toyota e Volkswagen.
Nissan, Honda e Mitsubishi trattano per una fusione
Alcuni mesi fa, i tre marchi giapponesi avevano già annunciato una partnership per collaborare nello sviluppo di auto elettriche, con l’obiettivo di lanciare una nuova generazione di veicoli elettrici con un sistema operativo comune a partire dal 2027. Inoltre, i tre partner pianificano anche di acquistare congiuntamente motori elettrici e inverter per massimizzare le economie di scala, mentre entro la fine del decennio unificheranno le specifiche delle loro batterie.
I colloqui con Honda sono il risultato diretto della crisi in cui si trova attualmente Nissan: appena qualche settimana fa, il Financial Times affermava che l’azienda aveva solo quattordici mesi per garantire la sua sopravvivenza, rendendo essenziale l’ingresso di un nuovo investitore per generare liquidità.
Nel pieno della transizione verso la mobilità elettrica, sia Nissan che Honda stanno affrontando uno scenario sempre più complicato, che sta aumentando la pressione su entrambi: mentre in Cina la forte concorrenza locale sta spiazzando i produttori esteri, negli Stati Uniti e in Europa la domanda di auto elettriche non sta soddisfacendo le aspettative.
Si prevede che entrambi i produttori firmeranno presto un accordo d’intesa per la creazione della nuova holding. Al momento non è chiaro come questa mossa influenzerà Renault, storico alleato di Nissan, anche se alcuni media prevedono che la casa automobilistica francese venderà la sua restante partecipazione.