I due nuovi prototipi Honda della Serie 0 di modelli elettrici, presentati in anteprima al CES 2025, segnano un punto di svolta per la casa automobilistica giapponese. Si tratta di una berlina sportiva e di un SUV dal design sofisticato, la cui produzione è prevista per il Nord America nel 2026.
Questi modelli si allontanano radicalmente dalle linee e dalla filosofia dei veicoli precedenti, proponendo non solo un’estetica futuristica, ma anche una tecnologia di altissimo livello. Tra le innovazioni troviamo un sistema di guida automatizzata basato sull’intelligenza artificiale, una nuova architettura elettrica-elettronica (E/E) e un sistema operativo sviluppato internamente da Honda. La Serie 0 introduce anche una tecnologia hardware avanzata, tra cui chip System-on-Chip (SoC) e software di intelligenza artificiale, sviluppati in parte grazie a collaborazioni con aziende esterne.
Secondo Jay Joseph, vicepresidente per la sostenibilità e lo sviluppo aziendale di Honda, questo rappresenta un cambio di paradigma per l’azienda. Pur mantenendo il controllo sullo sviluppo di alcune componenti essenziali, Honda ha scelto di affidarsi a partner esperti come AWS per il cloud computing e Renesas per la realizzazione di un chip ad alte prestazioni, capace di integrare dinamica del veicolo, gestione energetica e guida automatizzata su un’unica piattaforma.
Honda considera il lancio della Serie 0 come la sua “seconda fondazione”, un momento storico che richiede maggiore velocità, innovazione e collaborazione esterna. Il sistema operativo ASIMO, ispirato al famoso robot presentato da Honda vent’anni fa, guida questa trasformazione. La nuova architettura E/E semplificata punta a ridurre la complessità tradizionale, ispirandosi alle soluzioni agili adottate da marchi come Tesla e Rivian.
La tecnologia della Serie 0 permetterà una guida autonoma di Livello 3, consentendo ai conducenti di distogliere lo sguardo dalla strada per compiti secondari, come guardare video o partecipare a riunioni online. Honda è però consapevole delle sfide normative e assicurative legate all’introduzione di queste innovazioni, promettendo un’implementazione responsabile. “È un percorso stimolante e pieno di sfide”, afferma Joseph, “ma ci prepara a un futuro più solido e sostenibile per i prossimi 75 anni”.