Il mercato cinese non è solo il più grande del mondo, ma è anche uno dei pochi in cui, al momento, le auto elettriche continuano ad avere un ottimo feeling con i consumatori. Basta in effetti dare uno sguardo ai dati dell’ultimo bimestre, per comprenderlo facilmente.
Di conseguenza, se da un lato le case cinesi sono ormai all’offensiva sui mercati esteri, su quello domestico si trovano a fronteggiare l’assalto dei costruttori provenienti da fuori. Tra di essi anche Hyundai, che non nasconde i propri obiettivi e la propria strategia, che prevede l’utilizzo di EV a basso costo.
Hyundai, per conquistare la Cina punta su auto elettriche a basso costo
Hyundai è intenzionata a conquistarsi un posto al Sole sotto la Grande Muraglia. Farsi largo in Cina, però, è una vera impresa, soprattutto per chi intende vendere auto elettriche. La concorrenza dei costruttori locali è infatti feroce e portata avanti con modelli ripieni di tecnologia e in grado di attestarsi a prezzi con cui è difficile per gli altri riuscire a competere.
Hyundai, comunque, sembra intenzionata ad accettare la sfida. E per farlo punta su EV a basso costo, usando quindi le stesse armi che sono ormai tipiche di molti marchi cinesi. Del resto, la posta in palio è molto alta e difficile da ignorare, per i grandi produttori occidentali.
Stando agli ultimi dati rilasciati dalla China Association of Automobile Manufacturers (CAAM), in Cina, solo nel passato mese di settembre, sono stati venduti 1,29 milioni di veicoli cosiddetti NEV (New energy vehicles), categoria in cui vanno a rientrare i modelli dotati di un powertrain elettrico, elettrificato o comunque a basse emissioni.
Per capire meglio il dato, occorre sottolineare come rappresenti un eloquente balzo di diciassette punti percentuali rispetto al risultato del mese precedente e, soprattutto, un +42% rispetto al risultato di un anno prima. Numeri estremamente eloquenti, tali da far capire con una certa facilità cosa rappresenti il mercato cinese per i grandi costruttori di auto di ogni parte del globo.
L’elettrico vola, a discapito dei motori termici
I dati in questione sono eloquenti: le auto elettriche in Cina vendono eccome, a differenza della tendenza in atto in Europa. A pagare dazio, nel Paese del Dragone, sono i veicoli termici, superati dai NEV, che rappresentano a settembre il 51,8% del venduto, per il secondo mese di fila.
Una situazione che premia in particolare proprio i marchi di casa. Le avversarie, da Hyundai a Toyota, passando Generale Motors e Volkswagen, si trovano ad arrancare. Con il caso limite rappresentato proprio dalla casa sudcoreana, ferma a settembre ad un trascurabile 1,2%. Ovvero il punto più basso di una parabola discendente iniziata nel 2017, che ora vorrebbe invertire.
Per farlo, la ricetta individuata è molto precisa: il lancio di auto elettriche pensate e prodotte espressamente per il mercato cinese. A supporto di questa strategia, la casa ha deciso di rendere indipendente il centro di Ricerca e Sviluppo denominato Hyundai Motor China Andvanced Tech and R&D, dislocato a Shanghai. Sarà il quartier generale da cui, nelle sue intenzioni, l’azienda inizierà la riscossa.
Per sostanziare i propri propositi, Hyundai intende dare vita ad una gamma in grado di rispondere con precisione ad esigenze e gusti degli automobilisti locali. Il nuovo progetto sarà avviato nel 2025 con il lancio di un modello che sarà commercializzato esclusivamente in Cina, nascendo su una piattaforma che potrebbe essere del tutto nuova. E che, oltre al design innovativo presenterà tecnologia di ultima generazione e un prezzo in grado di renderlo estremamente concorrenziale. A permettere di contenere il costo sarà la creazione di una rete di fornitori locali e la produzione in loco. Non resta quindi che attendere i risultati di questa sfida, che si preannuncia molto impegnativa.