Quello che si sta avviando a conclusione è stato un anno chiave anche per Waymo, non tanto per i progressi rivoluzionari nella guida autonoma, ma per l’uscita di scena del suo principale competitor, Cruise, che ha spinto l’azienda di Mountain View ad accelerare i propri piani.
Google (madre di Waymo, di fatto) ha infatti investito 5 miliardi di dollari nella sua divisione dedicata alla guida autonoma e ha siglato un importante accordo con Hyundai. L’accordo, anticipato a luglio dal media sudcoreano Electronic Times e ufficializzato di recente, prevede lo sviluppo di una versione automatizzata della Hyundai Ioniq 5, adeguatamente dotata del software “Waymo Driver” di sesta generazione.
Le Hyundai con software per la guida autonoma verranno prodotte nello stabilimento Hyundai Motor Group Metaplant America (HMGMA) in Georgia, negli Stati Uniti, con l’inizio dei test previsto per il 2025. I veicoli coreani dotati della tecnologia americana si uniranno alla flotta di robotaxi Waymo One entro il 2026.
Entrambe le aziende hanno sottolineato che questa partnership va oltre una singola collaborazione e intendono esplorare ulteriori progetti comuni nel prossimo futuro. Prima di collaborare con Hyundai, Waymo aveva già stretto accordi con Stellantis e Jaguar Land Rover, integrando il proprio software di guida autonoma nei loro veicoli per offrire servizi di ride-hailing (come un servizio taxi) a Phoenix, San Francisco e Los Angeles.
Inoltre, Waymo stava testando la sua tecnologia anche sui veicoli elettrici Zeekr, del gruppo cinese Geely. A luglio, Google ha reso noti i risultati eccezionali del secondo trimestre del 2024, con ricavi in crescita del 14% rispetto all’anno precedente, raggiungendo gli 85 miliardi di dollari, e un utile netto aumentato del 28,6%, pari a 23,62 miliardi. Sulla scia di questi eccellenti risultati, l’azienda ha deciso di investire ulteriori 5 miliardi di dollari per supportare la crescita di Waymo, nonostante il settore della guida autonoma non sia ancora arrivato ai risultati economici molto interessanti.
Waymo, nata nel 2016 da un progetto di Google avviato nel 2009, ha visto una crescita nei ricavi. È passata da 285 milioni di dollari a 365 milioni nel terzo trimestre, grazie all’espansione della sua flotta di robotaxi. Tuttavia, la divisione non è ancora redditizia, con perdite in crescita a 1,13 miliardi di dollari. Restano molto elevati i costi di ricerca e sviluppo, momento in negativo superabile solo con l’affermazione di veicoli affidabili e di largo utilizzo.