Intorno alle auto elettriche è una discussione continua. Tra i favorevoli e i critici non passa giorno in cui non ci sia qualche analisi o valutazione sulla convenienza di investire in questo tipo di tecnologia. Negli Stati Uniti, stando a quanto riferito da un sondaggio, molti concessionari non sono interessati a vendere auto elettriche.
Il sondaggio sull’entusiasmo di vendere auto elettriche
Il sondaggio condotto da CDK Global ha fotografato una situazione per molti aspetti sorprendente ma sicuramente interessante: un numero elevato di concessionari di automobili statunitensi non è entusiasta di vendere veicoli elettrici. Il dato è una conferma di quanto spesso si pensa e cioè che chi vende auto negli Stati Uniti non è entusiasta della rivoluzione elettrica.
Entrando nel dettaglio del sondaggio condotto da CDK Global emerge come il 49% degli intervistati (su un campione di 250 concessionari sparsi nei 50 Stati americani) hanno un team di vendita poco o nulla entusiasta di vendere veicoli elettrici. I tassi maggiori di entusiasmo sono stati registrati nell’area del Pacifico (dove rientra la California), ma anche in questo caso il livello di entusiasmo riportato dal sondaggio non era il massimo. Su una scala che va da Per niente emozionato a Estremamente eccitato il risultato registrato era Molto emozionato (valore 5 su 6).
Questo è uno dei motivi, spiegano gli analisti, perché Tesla ha deciso di adottare un modello di vendita diretta rispetto a quello dei rivenditori in franchising. Il timore di non poter contare su venditori in grado di motivare i clienti era forte e questo sondaggio sembra confermare tali perplessità. C’è da dire inoltre come, oltre a una diffidenza generale, i concessionari statunitensi siano stati da sempre restii a installare colonnine di ricarica presso i loro centri e tendono a dare priorità alle auto, come quelle ibride e con motori endotermici, che assicurano sul lungo periodo maggiori entrate.
Va anche detto, analizzando più in profondità i dati che emergono dal sondaggio, che i concessionari più diffidenti sono quelli situati in località montane, dove le infrastrutture di ricarica sono molto meno disponibili. È necessario anche porre attenzione a quanto dichiarato da alcuni concessionari d’auto statunitensi che riferiscono come ci sia il timore di rimanere senza energia sulle strade durante le giornate con condizioni climatiche particolarmente rigide. Non è mai successo (e a onore del vero potrebbe succedere anche con le auto diesel, benzina, GPL e a metano) e i test condotti sui consumi energetici delle auto elettriche in condizioni climatiche estreme non individuano particolari criticità. Ma è vero pure che molti proprietari di auto elettriche si sono pentiti dell’acquisto anche e soprattutto per la qualità dell’infrastruttura di ricarica dei propri veicoli.
Forse il vero problema, come sottolineato sempre dal sondaggio condotto da CDK Global, è che i possibili acquirenti (ma anche gli stessi venditori) non comprendono i vantaggi dei veicoli elettrici. Se è perché questi vantaggi non ci sono o non sono come alcuni li riferiscono o perché i venditori di auto devono essere meglio formati è una questione complessa che divide l’opinione pubblica. Ma forse è dovere anche delle case automobilistiche di spiegare meglio la qualità del prodotto proposto e non limitarsi a commercializzarsi e basta dando per scontato tutto il resto.