I socialisti spagnoli escogitano un piano per favorire l’adozione di massa delle auto elettriche

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Il provvedimento potrebbe essere presentato al 41° congresso del partito, in programma a Siviglia
Pedro Sanchez

La mobilità sostenibile è sicuramente un obiettivo importante, da un punto di vista ambientale. Per arrivarci, però, occorre dare vita ad un percorso in grado di evitare traumi. Ovvero l’esatto contrario di quanto fatto sin qui dalle istituzioni continentali, che hanno elevato le auto elettriche alla stregua di un totem, sacrificando tutto il resto. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: gli EV non si vendono, perché troppo costosi e il mercato automobilistico è entrato in una crisi di vasta portata. Ora sembrano arrivare i primi segnali di ravvedimento, ad esempio dalla Spagna, ove il Partito Socialista dei Lavoratori (PSOE)ha presentato un piano che sembra andare nella direzione giusta.

Auto elettriche, il piano del PSOE per favorirne l’adozione di massa

Quando si parla di diffusione dell’auto elettrica, solitamente i problemi più grossi sono rappresentati dal suo costo, ancora eccessivo, e dalla carenza nell’infrastruttura di ricarica. Con il tempo si sono poi aggiunti altri punti critici, ad esempio il timore degli incendi o i costi assicurativi che stanno diventando sempre più elevati, ma i primi due sono i problemi più grossi, in tema.

Ricarica auto elettrica

Il PSOE sembra consapevole di queste problematiche, tanto da aver deciso di presentare un programma di leasing sociale, simile a quello già presentato dalla Francia alla fine dello scorso anno. Un piano che si muove su una grande ambizione: modificare la realtà dell’auto elettrica in Spagna, nei prossimi anni.

Per rendere accessibili a tutti le auto elettriche, il programma si basa su rate mensili molto competitive. Inoltre va a supportare il piano economico con un programma di espansione della rete di ricarica di largo respiro, il quale punta a raddoppiare l’attuale infrastruttura di ricarica. Per riuscirci, propone punti di ricarica veloce i quali saranno posizionati sulle strade e anche nelle città.

Il piano del PSOE sarà presentato al 41° congresso federale, in programma a Siviglia?

La proposta del PSOE dovrebbe essere presentato all’interno del documento quadro che sarà oggetto di discussione nel corso del 41° congresso del partito, previsto per la fine del mese, a Siviglia. Si tratta in effetti di un piano importante, considerato come il partito guidi attualmente il Paese iberico.

Uno dei punti salienti del documento è quello teso a facilitare l’accesso a questa tipologia di trasporto sostenibile facendo leva su un noleggio con possibilità di acquisto a prezzo ridotto, senza la presenza di un canone iniziale. Attraverso il nuovo sistema di leasing, i cittadini avranno quindi la possibilità di accedere alle auto elettriche a prezzi notevolmente più bassi, con la possibilità di acquistare il veicolo alla scadenza del contratto.

Com’è ormai noto, proprio i costi troppo elevati stanno rendendo impossibile alle classi popolari l’adesione ad una mobilità verde che è esclusivo appannaggio dei ceti più abbienti. Anche la Spagna, infatti, risente di livelli salariali troppo modesti, nonostante la presenza di un salario minimo pari a a 1.134 euro lordi in 14 mensilità innalzato proprio dal governo in carica. Un livello raggiunto a seguito di accordo con i sindacati Ugt e Ccoo che gli imprenditori locali si sono ben guardati dal firmare.

Auto elettriche, il piano del PSOE è molto articolato

L’altro punto saliente del documento è la promozione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici in Spagna. Il PSOE propone di portare il numero di punti di ricarica dagli attuali 38mila a più di 80mila entro il 2030, con una crescita del 110%. Un obiettivo da raggiungere tramite un Piano nazionale di ricarica per la mobilità elettrica sostenibile incentrato sull’installazione di punti di ricarica bidirezionali nelle aree urbane, punti di ricarica rapida sulle principali autostrade e autostrade, oltre a tratti elettrificati che permetterebbero ai veicoli la ricarica delle batterie durante la guida.

Stazione di ricarica Iberdrola

Inoltre, il PSOE propone di migliorare e razionalizzare gli aiuti per l’acquisto di veicoli elettrici, sia per le famiglie a basso e medio reddito che per le piccole e medie imprese. L’aiuto in questione sarebbe applicato direttamente al momento dell’acquisto, andando incontro alle richieste dal settore, senza necessità di attendere il rimborso.

Altra iniziativa preventivata è quella relativa alla promozione del trasporto ferroviario in tutta la penisola iberica. In questo caso verrebbero sostenute la “mobilità attiva” e l’attuazione di un biglietto unico di trasporto pubblico a livello nazionale. L’obiettivo, in questo caso è una mobilità più facilmente accessibile ed economica.

Non manca poi il capito riguardante la mobilità dei dipendenti. In questo ambito, il PSOE prevede di incoraggiare le grandi aziende con più di 250 dipendenti a coprire il 50% del costo del trasporto pubblico per i propri dipendenti durante i giorni lavorativi, per favorire il dialogo sociale. Il tutto in linea con le politiche di sostenibilità e coesione sociale verso le quali si muove il maggiore partito della sinistra iberica.

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