Il CEO di Mercedes chiede maggiore flessibilità sulle emissioni di CO2

Avatar photo
In assenza di risposte, le case europee rischiano un vero e proprio salasso in termini di sanzioni, nel 2025
Ola Källenius

In un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Handelsblatt, il CEO di Mercedes-Benz, Ola Källenius, ha chiesto un allentamento delle norme sulle emissioni in vista del 2025. In assenza del quale, per la stragrande maggioranza delle case automobilistiche continentali si prospetta un vero e proprio bagno di sangue, a causa dello sforamento dagli ambiziosi obiettivi indicati dall’UE.

Una posizione non proprio sorprendente, considerato come il numero uno del Gruppo Renault, Luca de Meo, presidente della lobby dei costruttori europei ACEA, abbia ricordato che in assenza di un posticipo, gli stessi potrebbero ritrovarsi a fronteggiare multe per circa 15 miliardi di euro. Tali da comprometterne in maniera pesante l’operatività.

Le dichiarazioni di Kallenius

Kallenius ha dichiarato al giornale tedesco che la casa automobilistica condivide la posizione del gruppo di pressione europeo ACEA, di cui è membro. Ovvero la necessità di “azioni urgenti” in vista del conseguimento degli obiettivi europei sulle emissioni, che potrebbero costare all’industria miliardi di euro in multe.

Källenius

Nel farlo ha però tirato fuori un argomento che forse spiega le dinamiche in atto, a livello di mercato: “Non possiamo ignorare le preferenze dei clienti”. In effetti, la quota di auto completamente elettriche in Europa è al momento stagnante, tanto da rendere gli obiettivi ambientali per il 2025 difficilmente raggiungibili.

Lo stesso Kallenius ha poi affermato di approvare praticamente senza riserve il recente rapporto di Draghi, ex presidente della Banca centrale europea, sulla necessità di migliorare la competitività nell’eurozona. Un’esigenza che la casa di Stoccarda avverte non meno di altri, alla luce del suo recente profit warning.

Le criticità del mercato si riversano anche sugli utili di Mercedes

Anche Mercedes è costretta a pagare dazio alla contrazione del mercato automobilistico cinese. La casa di Stoccarda, infatti, si è vista costretta a rivedere al ribasso le stime sul suo utile operativo, per la seconda volta nel corso di un anno. Se nel corso del 2023 l’Ebit del gruppo si era attestato a quota 19,7 miliardi di euro, nell’anno in corso dovrebbe fermarsi intorno ai 15,8 miliardi, Con una percentuale che cala dall’11% fissato all’inizio ad una forbice tra il 7,5 e l’8%.

Non appena si è diffusa la notizia relativa al taglio del suo utile operativo, il titolo di Mercedes ha lasciato sul terreno quasi il 7% del suo valore. Un profit warning che si è quindi rivelato pesantissimo, portando la quotazione delle azioni al minimo da due anni a questa parte. Una reazione del resto prevedibile, alla luce di quanto sta accadendo sui mercati automobilistici.

Naturalmente, l’attenzione si è subito appuntata sulle possibili cause della revisione operata dall’azienda tedesca. E il colpevole è stato subito indicato nel mercato cinese. Il calo in atto nel gigante asiatico non ha risparmiato le auto prodotte da Mercedes. Anche perché a flettere è proprio il segmento delle vetture premium e luxury, quello presidiato dall’azienda di Stoccarda.

Le difficoltà sono comuni all’intero fronte dell’automotive

Occorre peraltro sottolineare come Mercedes non sia stato il solo marchio a pagare l’andamento del mercato cinese. Nei giorni precedenti, anche la BMW aveva dovuto rivedere le stime sui propri utili, ma in quel caso allo smottamento in questione si era aggiunto il richiamo di un milione e mezzo di veicoli. Causato a sua volta dalla consegna di una partita di sistemi frenanti difettosi da parte di Continental.

Emissioni Co2 UE

Naturalmente, la dirigenza di Mercedes si è dovuta immediatamente attivare per cercare di calmare gli azionisti. È stato lo stesso Ola Källenius, nel corso di una conference call, ad assumersi il compito di spiegare che il contesto economico della Cina non favorisce l’acquisto di beni di lusso. Aggiungendo inoltre di non riuscire a prevedere per quanto una situazione di questo genere possa andare avanti.

Ha poi aggiunto: “Inutile dire che non siamo contenti, ma faremo tutto quanto in nostro potere per migliorare le performance operative”. Per riuscire a invertire una tendenza molto pericolosa, una possibile strada è stata individuata nella presentazione di diversi nuovi modelli. Anche se resta complicato pensare che se il mercato cinese non è ricettivo nei confronti di quelli già presenti, possa diventarlo d’incanto per le novità.

L’annuncio della Mercedes è giunto a pochi giorni di distanza dalla decisione di abbandonare la partnership con la Denza sul mercato cinese. Una decisione derivante dalla necessità di concentrare tutti gli sforzi sul segmento del lusso, senza inutili dispersioni. Oltre che dal fatto che ormai all’interno di Denza il processo decisionale era ormai stato completamente accentrato nelle mani di BYD.

Marca:    Argomento: 
X
Share to...