Il Diesel, tra i più economici, a livello europeo è quello Italiano, ad una condizione

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Diesel, andiamo a vedere perché quello venduto in Italia è tra i più cari a livello continentale
Diesel in Italia

Gli amanti delle auto diesel sparsi lungo il territorio nazionale sono ancora molti, nonostante il palese fastidio delle istituzioni europee verso questa particolare categoria. Per capirlo, basta ricordare come, in Italia, un’auto ogni sette vendute dall’inizio del 2024 sia caratterizzata dall’alimentazione a gasolio.

Se è vero che ancora otto anni fa queste vetture rappresentavano più della metà delle immatricolazioni, si tratta pur sempre di un dato di rilievo. Anche in considerazione del fatto che va a scontrarsi con un prezzo alla pompa che è tra i più elevati in assoluto, in Europa. E lo è storicamente, come del resto qualsiasi tipo di carburante commercializzato lungo la penisola.

Proprio il caro diesel torna in auge, per effetto dei dati pubblicati dalla Commissione Europea. Il rapporto UE va a riportare i prezzi aggiornati nei diversi Paesi che compongono l’eurozona. E, purtroppo, conferma la tendenza tricolore a posizionarsi in alto in tema di prezzi. Andiamo a vedere più da vicino il rapporto, per capire meglio la realtà e, soprattutto, il motivo per il quale il prezzo del diesel è così elevato.

Italia, il prezzo del diesel è il quarto più alto, all’interno dell’UE

Quarti in Europa, ma come al solito si tratta di una di quelle classifiche in cui sarebbe meglio occupare posti meno di rilievo. Stiamo infatti parlando della graduatoria relativa ai paesi in cui il diesel è più caro. L’Italia si piazza proprio ai piedi del podio, composto da Irlanda, Finlandia e Belgio, in virtù di un prezzo medio che si attesta a quota 1,668 euro al litro. A poca distanza, quindi da quel Belgio che guida il gruppo dall’alto dei suoi 1,697 euro, sempre al litro.

Diesel prezzi in Italia

Per fortuna, si fa per dire, ci sarebbe anche il Regno Unito a superare l’Italia. L’isola, infatti, pur essendo fuori dall’UE a seguito della brexit, si unisce al gruppo dei più cari, anche se è difficile affermare che il mal comune possa provocare un mezzo gaudio.

In fondo a questa classifica, per la gioia dei propri abitanti, un’altra isola, Malta, ove un litro di gasolio costa 1,210 euro, In pratica, si risparmia il 27% rispetto a quanto accade nel nostro Paese.

Perché il gasolio costa così tanto, in Italia?

Naturalmente, la domanda che ne consegue, non può che essere la seguente: perché il diesel è così caro, lungo la penisola? La risposta è quella che pure è stata oggetto di una indimenticabile campagna di Giorgia Meloni, in vista delle ultime politiche svolte: perché incidono in maniera rilevante le accise. Quelle stesse che l’attuale Presidente del Consiglio prometteva di tagliare. Il taglio, per inciso, c’è stato, ma al taglio delle accise deciso dal precedente governo Draghi.

Si tratta di un’imposta, quella sulla produzione e vendita del gasolio, che viene superata soltanto da quella in vigore nel Regno Unito. Se gli italiani pagano un aggravio di 0,617 euro per litro, i britannici ne devono infatti versare 0,626. In pratica, quindi, chi si reca presso un distributore italiano vede il gasolio gravato per il 37% dalle accise, contro l’appena 11% che va a pesare su quello portoghese.

Il Paese del fado, peraltro, rappresenta una vera e propria isola felice, almeno in questo particolare ambito. Le tasse gravanti sul gasolio, infatti, si attestano a quasi quattro volte meno che da noi. Per un totale di 0,169 euro a litro.

E poi arriva l’IVA…

Alle accise si va poi ad aggiungere un altro balzello, ovvero l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA). Ovvero l’imposta che gli inglesi conoscono come VAT, detestandola non meno degli italiani e degli europei in genere. Si tratta infatti di un’imposta esistente in ogni Paese del vecchio continente, anche se la sua incidenza non è stata ancora armonizzata, contribuendo a scavare l’ennesimo solco.

Diesel prezzi in Italia

Le percentuali di IVA che gravano su ogni litro di gasolio venduto sono comunque abbastanza vicine tra di loro. E l’Italia, almeno in questo caso, si attesta su una linea mediana. In Italia, infatti, l’IVA sul prezzo del gasolio per autotrazione, come del resto accade per la benzina, è pari al 22%. Il minimo spetta ai consumatori del Lussemburgo, con il 17%, mentre a versare di più sono gli automobilisti ungheresi, ove l’imposta è del 27%.

Ma alla fine quanto costerebbe un litro di diesel senza accise e iva?

A questo punto, resta solo un’ultima graduatoria, da comporre. Stiamo parlando di quella relativa al prezzo che avrebbe il diesel se non fosse gravato dalle tasse. Una classifica, quella in questione, destinata a far aumentare le recriminazioni dei nostri connazionali. Se non ci fossero accise e IVA, infatti, gli italiani pagherebbero per un litro di gasolio appena 0,739 al litro. Avvicinandosi notevolmente ai cittadini di Francia e Germania.

In questa graduatoria, si verificherebbe comunque il trionfo di Malta, che vedrebbe il costo attestarsi a 0,553 al litro. Mentre quello più alto si avrebbe in Finlandia, ove un litro di gasolio costerebbe 0,846 euro per litro. E nel guardare le statistiche appena riepilogate, la speranza è che Giorgia Meloni si ricordi di quella promessa fatta nel corso della campagna elettorale…

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