Le previsioni degli analisti di Bernstein per il 2025 di Volkswagen sono cautamente ottimistiche. L’outlook del colosso tedesco è definito “leggermente positivo”, in linea con quello dei suoi competitor europei. I risultati del 2023 sono stati pressoché in linea con le attese, mentre la guidance per il 2024 è più favorevole per quanto riguarda la top-line e leggermente migliore in riferimento ai margini.
Volkswagen: la ripresa del gruppo è posticipata
Tuttavia, i costruttori del Vecchio Continente, tra cui appunto Volkswagen, sono chiamati ad affrontare delle sfide ostiche. La concorrenza di Tesla nel comparto delle vetture elettriche e l’incombere dei concorrenti cinesi mettono sotto pressione il mercato. Inoltre, la domanda di esemplari a batteria sembra perdere slancio, con la flessione della richiesta e la fine degli incentivi in certi Paesi, come la Germania.
Il reddito medio della popolazione permette, d’altronde, la transizione energetica e lo scetticismo iniziale ha gradualmente lasciato posto a una presa di coscienza. Al di là degli slogan, i conducenti hanno capito l’importanza della causa intrapresa. Ecco perché le istituzioni hanno pensato di mettere fine alla campagna di aiuti, a differenza di quanto accade in Italia. Anzi, di quanto dovrebbe accadere, poiché il quasi miliardo di agevolazioni (950 milioni di euro) continua a farsi desiderare. Le lungaggini burocratiche stanno bloccando i potenziali acquirenti, esitanti sull’ordine poiché sperano nell’arrivo del tesoretto promesso. Addirittura, alle condizioni attuali la trafila pare destinata a concludersi nel mese di aprile, in netto ritardo rispetto al programma precedentemente vagliato.
A ogni modo, tornando a Volkswagen, il CEO del Gruppo, Oliver Blume, ha ribadito più volte l’importanza del mercato cinese. La società sta investendo miliardi nella Repubblica del Dragone, tuttavia nel 2023 ha perso la storica leadership, a favore della locale BYD. Lo scorso anno l’utile operativo è cresciuto del 21% su base annua, a 22,6 miliardi, i ricavi del 15,5%, a 322,3 miliardi, e le consegne dell’11,8%, a 9,24 milioni di unità, contro i 10,3 milioni del colosso numero uno Toyota, reduce da un aumento del 7,7%.
A dispetto degli ostacoli frapposti lungo il cammino, VW naviga in acque abbastanza buone, specialmente se rapportata ad altre compagnie, che rischiano seriamente di affondare, schiacciate da una situazione finanziaria meno solida. Le virtù conclamate di VW, il piano di investimenti ambizioso per l’elettrificazione e una gamma di prodotti competitiva parlano in suo favore. Il 2025 costituirà un anno fondamentale nel percorso di consolidamento come attore leader nel mercato globale delle quattro ruote, e il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di crescita. Nel frattempo, l’impianto di Emden ha salutato la Arteon, della cui eredità se ne farà carico la nuova BEV ID.7.