Il Marocco mira a diventare leader della produzione di batterie per auto elettriche

Francesco Armenio Autore Automotive
Tantissimi produttori cinesi stanno investendo nel Paese per la creazione di fabbriche per produrre batterie per auto elettriche.
batteria auto elettriche

Il Marocco mira a diventare un importante centro di produzione di batterie per auto elettriche. All’inizio del 2024, il gruppo cinese Baoan, leader mondiale nella produzione di materiali per batterie agli ioni di litio, ha annunciato l’apertura di una fabbrica nel paese, con un investimento che si avvicina ai 500 milioni di dollari. Ora, altri due produttori hanno annunciato l’apertura di due fabbriche per batterie agli ioni di litio, per un investimento complessivo che supera i 900 milioni di dollari.

Il Marocco è una miniera d’oro per i produttori cinesi di batterie per auto elettriche: annunciati investimenti per miliardi di dollari

Batterie del futuro ioni di sodio

I produttori cinesi Hailiang e Shinzoom hanno annunciato la realizzazione di due stabilimenti in Marocco, per un investimento rispettivamente di 450 e 460 milioni di dollari. Lo scorso aprile il governo ha dato il via libera al produttore cinese di batterie BTR New Material Group per uno stabilimento dedicato alla produzione di catodi, un componente chiave per le batterie.

A queste si aggiungerà anche CNGR Advanced Material, che prevede anch’essa di costruire una fabbrica per la produzione di catodi a sud di Casablanca. Dopo i dazi aumentati al 100% da parte degli Stati Uniti, criticati duramente dall’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares, per i veicoli cinesi, anche l’Europa intende aumentare i dazi, sebbene in modo più lieve rispetto agli Stati Uniti. Si parla infatti del 27%. Il Marocco diventa così un paese strategico per i produttori cinesi di batterie, specialmente perché si tratta del decimo produttore di cobalto al mondo. Naturalmente c’è anche il vantaggio relativo al basso costo della manodopera, con uno stipendio mensile che varia dai 250 euro, fino a 1.000 euro al mese per i dirigenti. Nello stabilimento Renault del Paese, la media è di 500 euro mensile, considerando anche gli stipendi dei dirigenti.

Batterie agli ioni di sodio

Anche l’Italia sta cercando di attirare investimenti da parte di produttori esteri, fino ad ora senza però ottenere risultati. Il Governo aveva dichiarato di essere stata in trattativa con BYD e Chery, che hanno scelto però rispettivamente Ungheria e Spagna, mentre ora sono in trattative con la Turchia per ulteriori investimenti. L’obiettivo del Governo italiano è quello di produrre almeno 1 milione di veicoli all’anno, un obiettivo ancora molto lontano a causa della scarsa richiesta di veicoli delle case automobilistiche sotto l’egida di Stellantis.

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