Il portafoglio degli italiani chiede pietà: i quadricicli sostituiranno le city car?

Ippolito V
Le case automobilistiche hanno progressivamente abbandonato il segmento delle city car, uno spazio vuoto che i quadricicli stanno colmando.
citroen ami

Nel corso del 2024, il mercato italiano delle city car, ovvero delle auto di segmento A, ha registrato un calo significativo, con le immatricolazioni che sono scese del 13,12% rispetto all’anno precedente. Questo segmento, che costituisce il 9,8% del totale delle vendite di auto, ha visto un abbassamento delle immatricolazioni da 176.376 nel 2023 a 153.231 nel 2024.

citroen c3

La ragione principale di questa diminuzione nelle preferenze per le city car sembra essere il prezzo elevato di questi veicoli, che ha spinto molti consumatori a rivalutare le loro scelte d’acquisto. In netto contrasto con questa tendenza, il mercato dei quadricicli in Italia ha mostrato una crescita decisiva, con un incremento del 25,78% rispetto al 2023. Nel 2024 sono stati infatti immatricolati ben 21.442 quadricicli, un numero che, curiosamente, corrisponde quasi esattamente alla differenza tra le immatricolazioni delle city car del 2023 e quelle del 2024, che sono diminuite di 23.145 unità.

Ma, dunque, gli italiani stanno abbandonando le city car in favore dei quadricicli? Un quadriciclo non è certamente (e propriamente) un’automobile, nonostante le quattro ruote. Secondo il Codice della Strada, i quadricicli sono classificati come ciclomotori o motocicli e possono circolare su strade urbane ed extraurbane, ma non sulle autostrade o tangenziali.

opel rocks-e, tra le nuove city car

Anche se risultano drasticamente diversi dalle auto per quanto riguarda dimensioni, capacità di carico e cilindrata, i quadricicli elettrici soddisfano molte delle esigenze di mobilità dei consumatori urbani, grazie al loro costo contenuto, alla bassa manutenzione e alla facilità di parcheggio. Da non sottovalutare, infine, non richiedono alte velocità, rendendoli ideali per spostamenti quotidiani in città.

Le case automobilistiche, che hanno progressivamente abbandonato il segmento delle city car, non sono più in grado di rispondere a queste esigenze, creando uno spazio vuoto che i quadricicli stanno velocemente colmando. Non è un caso che Luca De Meo, CEO di Renault, abbia lanciato l’idea di creare una kei car europea, un veicolo di piccole dimensioni destinato a un pubblico alla ricerca di soluzioni pratiche ed economiche.

Tra i quadricicli leggeri più venduti, figurano Citroen Ami, Fiat Topolino e Aixam E-City, mentre tra i quadricicli pesanti spicca il XEV Yoyo. Il loro boom (e della categoria in generale) è spinto non solo dagli incentivi governativi, ma anche dal crescente desiderio dei consumatori di trovare soluzioni di trasporto economiche senza rinunciare all’elettrificazione. È la fine della city car come la ricordiamo?

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