Il Gruppo Renault sta rafforzando vigorosamente la propria presenza nel mercato delle auto elettriche. Per farlo ha messo in campo la 4, un crossover a ’emissioni zero’ dal sapore retrò, e la 5, l’utilitaria che ha calamitato grandi attenzioni. Mentre per i prossimi anni saranno affiancati ulteriori modelli alla nuova Twingo elettrica .
Paradossalmente, però, nonostante questi sforzi il brand transalpino viene spesso citato, a sproposito, tra quelli dubbiosi sull’elettrificazione del trasporti. Un paradosso reso possibile dalla posizione presa dal suo amministratore delegato, Luca de Meo, sulle modalità con cui l’Unione Europea sta portando avanti la sua strategia per l’affermazione dell’auto elettrica. In realtà, Renault intende essere protagonista assoluto nel percorso verso la mobilità sostenibile. A ribadirlo con forza è proprio il suo massimo dirigente.
Renault si appresta a cogliere i frutti della sua strategia
Luca de Meo è anche il presidente di ACEA, la lobby dei costruttori europei. In tale veste si è segnalato ripetutamente nel corso degli ultimi mesi chiedendo un processo più graduale in direzione di un modello di mobilità incentrato sulle auto elettriche. In particolare chiedendo il rinvio per quanto riguarda l’entrata in vigore dei nuovi limiti in tema di emissioni. La nuova normativa, infatti, si sta rivelando complicata da rispettare per un gran numero di case automobilistiche, che saranno quindi costrette a versare multe salate all’UE.
Lo stesso CEO di Renault ha provveduto a quantificare in oltre 15 miliardi di euro il corrispettivo in questione. Una massa ingente di risorse il cui trasferimento, in un momento di crisi come l’attuale, potrebbe mettere in serie difficoltà molte aziende. Ecco il perché della sua richiesta, che non va però a inficiare l’impegno della sua casa per l’elettrificazione.
Renault, peraltro, dovrebbe essere uno dei gruppi meglio posizionati per rispettare gli obiettivi ambientali europei. Nel corso degli ultimi anni, infatti, ha puntato con grande accortezza sugli ibridi, una scelta che si è rivelata vincente anche sul mercato, incontrando le esigenze di molti consumatori. La strategia per il futuro, però è molto chiara e vede le EV al centro.
Luca de Meo: le auto elettriche sono il futuro
Tuttavia, nonostante l’errata percezione sulle sue posizioni, il CEO del Gruppo Renault non ha alcuna remora nel sostenere un futuro dominato dalla mobilità elettrica. In una intervista rilasciata qualche giorno fa al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha decisamente ricordato che le auto elettriche sono il futuro. O, almeno, ne rappresentano gran parte.
Alla luce di questa premessa, l’amministratore delegato ha poi assicurato che l’azienda da lui guidata è assolutamente intenzionata a continuare nel percorso verso l’elettrificazione di tutta o praticamente tutta la sua gamma di prodotti. Invogliata a farlo anche dal fatto che nonostante l’attuale situazione del mercato, con il ristagno delle vendite di veicoli elettrici Renault è riuscita a raggiungere i principali fornitori di veicoli elettrici e allo stesso tempo ad aumentare il divario rispetto a ai concorrenti in Europa.
Ha poi aggiunto: “I grandi progressi compiuti da Ampere in un solo anno dimostrano che si tratta della risposta più consolidata dell’industria automobilistica europea ai nuovi concorrenti provenienti dalla Cina e dall’Occidente. Facciamo la differenza e il nostro obiettivo è assumere un ruolo guida in Europa e oltre”.
Il ruolo di Ampere nella strategia di Renault
Se questo è l’obiettivo di Renault, lo strumento che lo potrebbe agevolare è rappresentato proprio da Ampere, la sua divisione di sviluppo di veicoli elettrici, che si propone di ridurre del 40% i costi di sviluppo e produzione tra la prima e la seconda generazione di veicoli elettrici appartenenti al segmento C.
Per favorire questa riduzione, è stata appositamente creata un’unità, Advanced China Development Center, il cui team lavora a stretto contatto con i partner cinesi. Ovvero coloro che sono indicati come il modello da seguire da Luca de Meo, secondo il quale è necessario imparare a lavorare come fanno loro.
Inoltre è stata portata avanti un’accorta strategia delle alleanze, che ha dato i suoi risultati soprattutto per quanto riguarda le batterie. Quella con LG Energy Solution, infatti, si è tradotta nella straordinaria redditività dei 100 milioni investiti, che consente di avere alimentatori a costi enormemente inferiori a quelli delle case concorrenti, costrette a spendere miliardi per rifornirsene.