Incentivi, i contributi per le nuove auto non hanno incoraggiato la produzione

Ippolito V
Gli incentivi auto non hanno avuto l’impatto previsto sulla produzione nazionale, ancora in difficoltà. Lo dimostra anche il caso Stellantis.
produzione stellantis

A circa due mesi di distanza dall’apertura degli incentivi auto 2024, attivati tramite la piattaforma online del governo. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha illustrato al tavolo automotive gli obiettivi dell’ecobonus.

Il principale goal era quello di svecchiare il parco auto in circolazione nel nostro Paese: in effetti, l’83% delle circa 25mila richieste di incentivo è stato accompagnato dalla rottamazione di veicoli più inquinanti, specie Euro 3. Il ministro Urso ha inoltre sottolineato che il 77% dei bonus è stato assegnato a privati, con una particolare attenzione verso coloro con un ISEE inferiore a 30.000 euro, che hanno beneficiato del 49% delle risorse totali.

ministero made in italy, tavolo sugli incentivi

L’ecobonus, però, non ha avuto l’impatto previsto sulla produzione nazionale, ancora in difficoltà. Lo dimostrano anche gli stabilimenti Stellantis di Mirafiori e Melfi.

Il ministro, quindi, ha annunciato l’intenzione del governo di rivedere il piano degli incentivi, che attualmente prevede stanziamenti di 750 milioni di euro per il 2025 e 1 miliardo di euro all’anno dal 2026 al 2030. Per il 2024, sono stati stanziati complessivamente 950 milioni di euro, di cui la maggior parte per l’acquisto di nuove auto con basse o zero emissioni.

auto a zero emissioni

Ulteriori 20 milioni di euro sono stati riservati all’acquisto di auto usate, mentre 50 milioni finanzieranno un programma sperimentale di noleggio a lungo termine. I fondi per le vetture elettriche sono stati esauriti poche ore dopo l’apertura della piattaforma, così come quelli per le auto usate.

Restano molti fondi per chi sceglie veicoli ibridi plug-in o a motore termico, purché le emissioni siano inferiori a 135 g/km. Al momento, il sito ufficiale dell’ecobonus segnala che rimangono oltre 85 milioni di euro per l’acquisto di auto plug-in. Sono poco meno di 109 milioni di euro quelli per veicoli con motore a combustione interna. Il contributo massimo per la prima categoria è di 10.000 euro. Le condizioni sono che si rottami un veicolo omologato Euro 0-1-2 e si presenti un ISEE inferiore a 30.000 euro. Per accedere agli incentivi, il prezzo di acquisto, inclusi gli optional, non deve superare i 54.900 euro.

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