Microsoft è ottimista sul nuovo lavoro che sta svolgendo. Intelligenza artificiale e cloud computing sono all’opera insieme per scovare un nuovo materiale che promette batterie per le auto elettriche con il 70% di litio in meno. Ecco un uso sensato della tecnologia che la scienza ci mette a disposizione.
Il nuovo obiettivo di Microsoft
Si è tano discusso di come l’intelligenza artificiale rischia di far saltare il sistema, con tante persone che temono di poter perdere il lavoro a causa della nuova tecnologia che sarebbe in grado di sostituire l’uomo quasi in ogni professione. Ci sono però esempi che ci permettono di capire quanto il mondo tech possa invece essere anche di grande aiuto per i processi produttivi della società. Già da tempo si parla di come l’intelligenza artificiale sarà in grado di costruire auto in pochi mesi, ma oggi una delle battaglie più sentite dal settore automobilistico e non solo è quello sul miglioramento delle batterie delle auto elettriche.
Di recente Microsoft ha spiegato come il suo Azure Quantum Elements (AQE), una piattaforma che combina tecnologie di calcolo ad alte prestazioni (HPC) e intelligenza artificiale, abbia aiutato il Pacific Northwest National Laboratory (PNNL) del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti a identificare una nuova miscela di materiali che hanno il potenziale per ridurre la quantità di litio contenuta nelle batterie. Cosa significa tutto ciò? Significa che le aziende potranno risparmiare un bel po’ di soldini se effettivamente la quantità necessaria di litio potrà essere ridotta.
Intelligenza artificiale, ecco l’alternativa al litio
Il litio è un materiale molto costoso e difficile da estrarre. Ebbene, secondo il lavoro svolto dall’intelligenza artificiale di Microsoft sarà possibile ridurlo addirittura del 70% nella composizione finale delle batterie per le auto elettriche. Si tratterebbe di una scoperta importante anche in termini di sicurezza, poiché il litio è un elemento ad alta densità energetica e quando c’è un problema all’interno di una batteria, i rischi non sono pochi, come dimostrano gli incendi in cui sono state coinvolte diverse auto elettriche. Il lavoro di scienza e tecnologia è stato quello di sintetizzare un materiale in parte sostitutivo. Dagli oltre 32 milioni di sostanze chimiche analizzate, si è arrivati poi a sole 800, per lo più nuovi materiali stabili.
L’intero lavoro è durato 4 giorni, ma il successivo step è stato quello di ridurre ulteriormente il numero dei potenziali candidati, arrivando quindi a 23. Da questa ricerca gli scienziati del PNNL hanno sintetizzato un candidato promettente che incorpora sia litio che sodio, insieme ad altri elementi. Secondo Microsoft, il nuovo materiale riduce l’uso di litio di circa il 70% rispetto alle batterie agli ioni di litio esistenti, sostituendo parte del litio con sodio più facilmente disponibile. sarà ora necessario ottimizzare l’esatta composizione chimica del sodio trovato. Ecco le parole dottor Nathan Baker, Product Leader presso Azure Quantum Elements. a riguardo:
“Questo è importante per molte ragioni. Si ritiene che le batterie allo stato solido siano più sicure delle tradizionali batterie al litio liquide o simili al gel e forniscano una maggiore densità di energia. Il litio è già relativamente scarso e quindi costoso. L’estrazione mineraria è problematica dal punto di vista ambientale e geopolitico. La creazione di una batteria in grado di ridurre il fabbisogno di litio di circa il 70% potrebbe avere enormi vantaggi ambientali, di sicurezza ed economici”.