La caduta di un gigante: l’auto elettrica cinese è in crisi?

Ippolito V
L’auto elettrica cinese comincia a mostrare i primi segni di fragilità: un gigante del Paese asiatico ha dichiarato bancarotta.
WM Motor

Fino poc’anzi, l’auto elettrica cinese veniva spesso sottovalutata dagli automobilisti di tutto il mondo. Le ritenevano di qualità mediocre, addirittura scadente, con design poco attraente e scarsa sicurezza. In poco tempo, Pechino ha avviato un programma molto ambizioso, che sta già dando i suoi frutti. In particolare, il grande Paese orientale ha compreso come sfruttare appieno le potenzialità delle BEV. Mentre la politica internazionale spinge per la transizione ecologica, nella terra dei draghi hanno sviluppato un notevole vantaggio competitivo.

Auto elettrica cinese, una bolla destinata a scoppiare?

WM Motor

Secondo Volkswagen, le auto cinesi sono avanti di uno o due anni rispetto alle controparti occidentali, almeno. Tuttavia, esiste il rovescio della medaglia, che spesso viene trascurato. Può un’azienda improvvisamente aumentare la potenza dei motori senza ripercussioni? Probabilmente no. L’adozione completa dei veicoli elettrici comporta anche delle ripercussioni che devono essere prese in seria considerazione.

Mentre alcune aziende hanno beneficiato notevolmente della politica, altre si sono rivelate inadempienti dal punto di vista finanziario. Ed è così che una realtà ambiziosa come WM Motor deve gettare la spugna. Il colosso dell’industria automobilistica, fondato nel 2015 dal veterano Freeman Shen, era considerato uno dei marchi più promettenti del settore. Tra gli investitori figurava Baidu, un gigante dell’hi-tech, nonché vari enti regolatori del governo locale. All’inizio della sua attività, le auto cinesi hanno suscitato interesse. Nonostante la giovane età, la crescita è stata rapida, spingendo l’azienda a esplorare nuove strade.

Il modello di punta annunciato, la EX5, sembrava avere tutte le carte in regola per entrare nei concessionari. Questo è quanto sostenevano i sostenitori del marchio, ma la risposta definitiva, purtroppo, non la conosceremo mai. Le vendite non sono mai decollate e se il motivo rimaneva sconosciuto fino a poco tempo fa, ora la situazione è chiara. I vertici aziendali hanno avviato le procedure per dichiarare il fallimento. Da tempo stavano cercando una soluzione finanziaria che consentisse loro di proseguire l’attività.

Tuttavia, gli sforzi nella ricerca non hanno mai dato i risultati desiderati e ora è giunto il momento di ammettere la sconfitta. Le trattative con Kaixin Holding, quotate alla borsa statunitense, sono naufragate, ponendo fine all’avventura delle auto cinesi di WM Motor, che aveva subito una perdita di 1,13 miliardi di dollari nel 2021. Resta da vedere se si tratta di un caso isolato o se sarà il primo di una serie.

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