Questa mattina si è svolto un incontro tra il presidente di NIO e un gruppo di giornalisti in occasione del NIO Day, un evento annuale dove vengono presentate, tra le altre cose, le previsioni future. Il numero uno di NIO, oltre a parlare della sua azienda, ha dichiarato che entro il 2025 in Cina le auto elettriche e ibride plug-in rappresenteranno il 75% delle vendite, con il restante 25% costituito da auto con motore a combustione. Un traguardo a dir poco stupefacente rispetto al mercato europeo, decisamente indietro in questo settore.
Le auto elettriche in Cina domineranno il mercato: le previsioni per i prossimi anni
Secondo il presidente di NIO, le aspettative per il 2025 sono molto alte. Il prossimo anno la quota di immatricolazioni di auto elettriche e ibride plug-in in Cina raggiungerà il 75%, in notevole aumento rispetto al 52% del 2024. Inoltre, si prevede che nel 2027 le auto con motore a combustione interna in Cina rappresenteranno solo il 10% delle vendite annuali.
Li Bin ha anche sottolineato che l’industria attuale si trova in una competizione di dimensioni superiori. Non si tratta semplicemente di una competizione di prodotti, tecnologie e servizi, ma di una sfida multidimensionale e integrale.
L’ingresso di aziende tecnologiche come Huawei e Xiaomi ha cambiato enormemente il panorama competitivo. Le aziende tradizionali stanno investendo molto e le nuove imprese stanno sviluppando capacità integrali in una battaglia che non farà altro che intensificarsi nei prossimi mesi.
Proprio Xiaomi ha annunciato di aver avviato le prime fasi di espansione, dopo un 2024 a dir poco brillante. Le vendite della prima auto elettrica del marchio, la berlina SU7, hanno registrato un successo che, probabilmente, nemmeno l’azienda si aspettava. Con il lancio del secondo veicolo elettrico, il SUV YU7 presentato nei giorni scorsi, il marchio potrà seriamente preoccupare i produttori cinesi ed europei. Nel frattempo le case automobilistiche europee stanno affrontando non poche difficoltà in questo settore, a causa di una domanda in calo e le imminenti normative sulle emissioni, sempre più stringenti.