La Corea del Sud vuole vietare i parcheggi alle auto elettriche con batterie completamente cariche

Avatar photo
Il governo della Corea del Sud si attiva contro gli incendi delle auto elettriche: vediamo come
Incendi auto elettriche

Gli incendi di cui sono stati protagonisti molti veicoli elettrici stanno destando non poca preoccupazione in ogni angolo del globo. In particolare in Corea del Sud, ove le autorità governative hanno deciso di prendere a carico il problema (Fonte Korea Joongang Daily). Per cercare di dare risposte in tal senso, il governo di Seoul ha quindi deciso di varare nuove regole, tese ad arginare il fenomeno. In particolare, al rischio di incendio dei veicoli elettrici intendono opporre nuove regole in fase di preparazione, le quali impediranno a chi ha una batteria carica oltre il 90% di accedere ai parcheggi sotterranei.

Auto elettriche: il governo della Corea del Sud si attiva per arginare gli incendi dei veicoli green

Entro la fine di settembre entreranno in vigore nuove e severe norme sul parcheggio per i veicoli elettrici, in Corea del Sud. Le nuove norme sono state emanate a distanza di poche settimane dall’episodio che ha visto protagonista una Mercedes-Benz EQE. Il veicolo ha preso fuoco nel parcheggio di un complesso residenziale, provocando gravi danni e molta paura.

Incendi auto elettriche Korea divieti

Le decisioni al riguardo sembrano destinate a provocare grandi discussioni. Oltre a limitare l’accesso ai garage sotterranei ai veicoli elettrici che sono stati caricati a meno del 90%, le nuove regole imporranno infatti un limite dell’80% sulle ricariche rapide nella capitale della Corea del Sud. Sono inoltre allo studio i provvedimenti tesi a far rispettare tale limite di ricarica. Potrebbero quindi essere previste sanzioni a carico dei privati che violino quanto disposto. È stato il Korea JoongAng Daily ad affermare che le regole potrebbero entrare in vigore entro la fine di settembre.

Occorre sottolineare che gli esperti di veicoli elettrici affermano l’inesistenza di prove che i veicoli elettrici con batterie completamente cariche presentino un rischio di incendio maggiore. Ciò non ha impedito però al governo locale di procedere per cercare di rassicurare l’opinione pubblica.

L’incendio di una Mercedes Benz EQE ha segnato un vero e proprio spartiacque

A spingere il governo di Seoul a passare senza indugi all’azione, è stato un episodio avvenuto all’inizio di questo mese, quando una Mercedes-Benz EQE ha preso fuoco mentre era parcheggiata in un parcheggio sotterraneo di un complesso residenziale, a Incheon.

Le conseguenze dell’incendio sono state di enorme portata. Le fiamme si sono infatti propagate anche nelle vicinanze innescando un vero e proprio inferno. Sono stati i media locali a stimare i danni riportati: ben 880 veicoli danneggiati e oltre 1.600 famiglie rimaste senza acqua ed energia elettrica per una intera settimana.

Di fronte ad un evento di questa portata, il governo metropolitano di Seoul ha deciso di muoversi con decisione. Nel farlo ha deciso quindi di impedire che le auto elettriche possano essere parcheggiate al chiuso a piena carica o quasi. Una decisione la quale non è però fondata su dati scientifici e che ha innescato furibonde polemiche.

I pareri contrari al provvedimento

Un gran numero di esperti di veicoli green operanti all’interno del Paese orientale non si è infatti fatto pregare per intervenire a difesa degli stessi. In particolare, lo ha fatto il professor Yoon Won-sub, che dirige un centro di ricerca sulle batterie gestito dalla Sungkyunkwan University e dalla Samsung SDI. Secondo lui, infatti non ci sono prove che le batterie completamente cariche presentino un rischio maggiore di incendio.

Queste le parole da lui rilasciate al riguardo: “Una carica eccessiva non è il fattore determinante in caso di incendio. I veicoli elettrici, fin dall’inizio, sono progettati per non raggiungere mai una carica completa, anche se il cruscotto indica che sono al 100 percento. È un argomento non dimostrato che le batterie comportino un rischio di incendio più elevato quando sono completamente cariche. Sembra più che altro una caccia alle streghe che impedisce ai proprietari di veicoli elettrici con auto cariche al 90 percento di entrare nei parcheggi sotterranei. È essenziale elaborare contromisure adeguate dopo un’approfondita discussione tra esperti”.

Le sue affermazioni trovano peraltro una conferma nei dati reali. Dei 139 incendi di veicoli elettrici segnalati in Corea del Sud negli ultimi tre anni, appena 26 si sono verificati mentre un’auto era in carica. Un dato decisamente inferiore ai 68 incendi che sono iniziati quando un veicolo era in marcia. Mentre altri 36 si sono verificati con l’auto elettrica in fase di parcheggio. Nel caso dell’EQE che ha preso fuoco spontaneamente, il veicolo era parcheggiato e non era in carica.

Le conseguenze per i proprietari di auto elettriche

Occorre anche sottolineare come la discussione in atto non sia una semplice disputa di carattere teorico. Anzi, proprio i proprietari di EV saranno chiamati a fare i conti con il provvedimento in fase di studio. Limitando la ricarica, verrà infatti ad essere ridotta di fatto l’autonomia utilizzabile di tutte le auto elettriche. Una constatazione che ha sollevato notevole irritazione al loro interno.

Avviso Korea parcheggio sotterraneo ricarica veicoli elettrici divieto
Un avviso incoraggia le persone a smettere di ricaricare i propri veicoli elettrici quando raggiungono l’80 percento in un parcheggio sotterraneo nel centro di Seoul il 9 agosto. [NEWS1]

È stato il proprietario di una Tesla a capeggiare la corrente critica verso il provvedimento. Lo ha fatto postando le seguenti parole su sito di social media locale: “Se le auto a benzina prendono fuoco, il governo limiterà il rifornimento al 90 per cento? Non riesco a capire come il governo abbia tirato fuori numeri come l’80 e il 90 per cento; in base a quali dati comprovati? Se è così pericoloso, perché il governo ha incoraggiato le persone ad acquistare veicoli elettrici in primo luogo?”

Proteste che, però, devono fare i conti con i numeri impressionanti dell’episodio di Incheon. Se in un primo momento il Japan Times aveva parlato di danni a circa 140 veicoli, all’atto pratico sono stati ben 880. Molto elevato anche il numero di coloro che hanno dovuto fare ricorso a cure ospedaliere, 23, mentre migliaia di residenti sono stati costretti all’evacuazione. Di fronte a questi dati non c’è malumore dei privati che tenga.

Anche in Italia le auto elettriche prendono fuoco all’improvviso: cosa sta accadendo?

Se la Corea del Sud ha deciso di passare alla controffensiva per evitare episodi analoghi, anche in altre parti del mondo gli incendi delle auto elettriche stanno sollevando grandi preoccupazioni. Come sta accadendo in Italia, dopo alcuni episodi di una certa gravità, anche se di dimensioni minori rispetto a quello di Incheon.

Il riferimento è alla Renault Zoe appena consegnata che è andata a fuoco in un parcheggio di Rimini, all’inizio di febbraio. Il 3 febbraio dello stesso mese, sulla via Emilia, nel piacentino, un uomo alla guida della sua nuova Bmw 350 ibrida ha poi fatto appena in tempo a scendere, prima di vedere l’auto in preda alle fiamme. Come era accaduto il giorno prima a Brescia, quando a incendiarsi era stata una bisarca che trasportava veicoli elettrici.

Episodi che hanno messo accusa le auto elettriche, spingendo l’opinione pubblica ad accusarle di essere pericolose. In realtà, però, ad esserlo molto di più sono le auto ibride. Lo afferma un rapporto pubblicato negli Stati Uniti da AutoinsuranceEZ, compagnia americana che si occupa della comparazione delle offerte assicurative nel settore auto. L’azienda, per elaborarlo, ha trattato dati governativi del 2020 prendendo in considerazione ben 215.636 roghi verificatisi negli Stati Uniti.

  Argomento: 
X
Share to...