La frenata di Ford sull’elettrico porta al taglio del nuovo SUV EV

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Ford frena sull’elettrico e la nuova strategia ha come conseguenza il taglio del nuovo SUV EV a tre file preventivato in precedenza
Ford Focus

La difficile situazione del mercato delle auto elettriche sembra destinata a provocare grandi danni nel settore dell’automotive. Un gran numero di case, infatti, è stato costretto a rivedere le proprie strategie per non rischiare di esserne travolta.

Un novero che include anche Ford, i cui numeri per quanto riguarda il suo settore elettrico, sono da considerare assolutamente disastrosi. Nel corso del primo trimestre dell’anno, infatti, Model e, la divisione che l’ovale blu dedica alla mobilità green, ha perso circa 132 mila dollari per ogni esemplare di EV commercializzato.

I 10mila veicoli elettrici venduti, infatti, con una flessione del 20% rispetto a dodici mesi prima, hanno condotto ad una perdita di circa 1,3 miliardi di dollari. Una perdita la quale è in pratica raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2023. Tanto da far suonare un campanello d’allarme che la dirigenza ha dovuto giocoforza ascoltare. Non farlo esporrebbe la casa a rischi troppo grandi.

Ford, le perdite delle auto elettriche comportano una revisione della strategia

Ford sta apportando significativi cambiamenti alla sua strategia tesa a favorire l’elettrificazione. Non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti, dove l’azienda di Detroit sta dando vita ad una robusta revisione dei suoi piani futuri per l’elettrico. Una revisione che comporta anche la cancellazione della produzione di un SUV completamente elettrico con tre file di sedili, che era stato messo in preventivo. Una decisione che fa capire l’importanza di tentare strade nuove, per non finire fuori dal tracciato su quelle vecchie.

Ford Focus frontale

In particolare, la casa statunitense prevede perdite fino a 5,5 miliardi di dollari (5 miliardi di euro) durante l’anno in corso per la sua divisione elettrica. E ha deciso di ridurre gli investimenti annuali nei veicoli elettrici al 30% del totale, rispetto al precedente dato, che si attestava al 40%. Inoltre, la casa rivedrà la propria strategia di approvvigionamento delle batterie, nell’intento di riuscire a competere meglio con i produttori cinesi, che riescono a conseguire prodotti più economici.

In base alle stime effettuate, eliminando il progetto di quello che avrebbe dovuto essere un SUV elettrico a 3 file, Ford sarà in grado di risparmiare circa 1,9 miliardi di dollari. Sul vecchio continente, peraltro, la casa statunitense aveva già in precedenza pianificato un mutamento di rotta. Il vecchio piano che prevedeva l’offerta esclusivamente di auto elettriche entro il 2030, ha quindi lasciato il posto a quello nuovo, in cui le auto a combustione interna continuano a rivestire un ruolo duraturo.

Le modifiche in questione arrivano dopo che il CEO Jim Farley, entrato in carica circa 4 anni fa, aveva inizialmente impresso una forte accelerazione alla transizione verso la mobilità green. Una linea che è però andata a confliggere coi costi significativi necessari per poter espandere la produzione e col rallentamento della crescita delle vendite di auto elettriche.

Ford: cosa sta accadendo?

Tra i motivi per i quali Ford sta cedendo preziose quote di mercato in Europa, gli esperti sembrano privilegiare la decisione relativa al pensionamento di alcuni modelli che, pure, avevano sempre riscosso il gradimento dei consumatori. Dal 2019, infatti, l’Ovale Blu ha deciso di eliminare alcuni dei suoi bestseller, proponendo al loro posto dei SUV. Una decisione la quale, però, al momento non è stata ripagata da successo.

La prima a lasciare definitivamente la scena è stata la Ford Ka, una delle city car più amate a livello globale, anche nel nostro Paese. Cui ha fatto seguito la Mondeo, una berlina/station Wagon di notevole richiamo, tolta di mezzo nel 2022. E, almeno per ora, l’ultima eliminazione avvenuta nel luglio del 2023, quella della Ford Fiesta. Una uscita di scena che è stata accolta con un certo sgomento dalla fascia di consumatori più tradizionalisti. La vettura, infatti, aveva ben 47 anni di onorata carriera alle spalle e sembrava una sorta di totem.

Così come con un certo malumore potrebbe essere accolto l’addio alla Ford Focus, altro modello che da sempre sosta nei primi posti del segmento di mercato di riferimento, ovvero il Segmento C. La sua scomparsa, infatti, è stata messa in agenda per il prossimo anno, nonostante la necessità di presidiare al meglio un segmento ove la concorrenza è sempre molto serrata. Non è difficile prevedere una reazione non proprio positiva da parte dei mercati, di fronte ad un’addio poco meno che traumatico, a livello di immaginario collettivo.

In un anno, Ford è passata dal 4,1 al 3,3% del mercato

Secondo i dati rilasciati da ACEA, per effetto di queste decisioni la quota di mercato di Ford al 30 giugno di quest’anno si è attestata al 3,3%, con una flessione di otto decimali rispetto a un anno prima. Per molti analisti è stato sin troppo facile collegare tale flessione alle uscite in questione.

Soprattutto perché il mercato delle city car continua a godere di ottima salute. Una situazione che, del resto, potrebbe ulteriormente peggiorare il prossimo anno. Con la soppressione della Focus, infatti, l’unico veicolo non SUV dell’ovale blu sarà la Mustang, il quale continua però ad avere un mercato non proprio fiorente. Mentre l’unica vettura Ford che riesce a farsi notare sul mercato è la Puma. Troppo poco per riuscire a resistere al dinamismo messo in campo dalla concorrenza.

In un quadro di questo genere, la decisione di rivedere le strategie decise qualche anno fa è da considerare assolutamente doverosa. Anzi, si può dire che non fare nulla avrebbe lasciato l’azienda con il classico cerino acceso in mano. Un rischio assolutamente da evitare, all’atto pratico.

L’espansione della gamma Mustang potrebbe rallentare la caduta?

La caduta di Ford, quindi, è ormai abbastanza evidente e deve non solo essere affrontata, ma anche rallentata, per quanto possibile. Uno dei modi che potrebbe produrre esiti positivi, è stata indicata da alcuni osservatori nell’espansione della gamma Mustang.

Ford Mustang

Da questo punto di vista occorre sottolineare come la casa stia progettando l’ampliamento di tale offerta mettendo in programma un nuovo modello a quattro porte, denominato Mach-4. Un nuovo modello il quale cerca di mixare il fascino della muscle car e la praticità tipica di una berlina.

Inoltre, Ford ha anche preso in considerazione una versione safari della Mustang, considerata particolarmente adatta nel caso di terreni impegnativi. Un nuovo modello che è comunque destinato a mantenere le motorizzazioni tradizionali, riuscendo per tale via ad andare incontro alle aspettative della fascia di consumatori più appassionata alle prestazioni.

Resta da capire se in questo modo Ford sarà realmente in grado di tenere testa ad una concorrenza che, dal suo canto, non sembra intenzionata a lasciare nulla di intentato per riuscire a sottrargli altre quote di mercato.

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