Il mercato delle auto elettriche è in perenne espansione, e anche i produttori cinesi stanno cercando di affermarsi nel Vecchio Continente. Dato il vasto know-how accumulato in materia, Pechino confida di rubare la scena anche al di fuori dei confini nazionali. Nel corso dei prossimi anni, assisteremo probabilmente a un’invasione di massa, dettata dalla volontà di conquistare una leadership incontrastata. Nel frattempo, viene il turno della IM L6.
IM L6: la berlina elettrica low-cost Made in China anche per l’Europa
Negli scorsi giorni, i commissari dell’Unione Europea hanno fatto sbarco nel Paese asiatico, al fine di stabilire se il suo operato sia da ritenersi in regola. Infatti, è piuttosto radicato il sospetto di un comportamento poco lecito, in un contesto di libero mercato. Qualunque sia la verità, la Repubblica del Dragone reclama lo scettro, e una new entry ne conferma le elevate ambizioni.
Durante l’anno appena cominciato, la IM L6 approderà nelle nostre concessionarie, una berlina a zero emissioni realizzata dal marchio IM, frutto della fusione tra Saic e Alibaba. Vista l’elevata nomea di entrambe le società, è naturale aspettarsi un prodotto all’altezza delle aspettative. Ma scendiamo nei dettagli e vediamo insieme quali sono i tratti peculiari del veicolo in questione.
Il proposito della new entry consiste nel conquistare una più ampia fetta di pubblico rispetto alle L7 e LS7, che tentano di fare presa sulla fascia premium.
La IM L6 è una berlina di medie dimensioni, lunga 493 cm e larga 196 cm. L’estetica è moderna e aerodinamica, con linee fluide e un frontale contraddistinto da un ampio cofano e da una griglia a nido d’ape. Per quanto riguarda gli interni, viene implementato un sistema di infotainment di ultima generazione, contraddistinto da un ampio schermo touch da 15,6 pollici di diagonale e da un sistema di assistenza alla guida di livello 2. Si tratta del massimo standard oggi consentito dall’UE, mentre altrove vengono eseguiti i test del lv. 3. Infatti, negli Stati Uniti Mercedes-Benz ha dato il via alla fase sperimentale lungo alcune strade selezionate. In Cina è già stata svelata un’auto di lv. 4, tuttavia i margini di manovra maggiori consentono di avere campo libero in materia, a differenza di quanto accade qui da noi.
In merito al powertrain, la IM L6 prevede un propulsore elettrico da 250 kW, in grado di garantire un’autonomia di circa 700 km nel ciclo WLTP. Inoltre, è possibile servirsi della trazione integrale, con due motori da 579 kW e una percorrenza di circa 600 km. E i prezzi? Attualmente l’azienda ha evitato di rilasciare il listino, e occorrerà, pertanto, armarsi di un po’ di pazienza. Secondo le indiscrezioni, dovrebbe essere inferiore ai 30.000 euro. In tal caso, andrebbe direttamente a confrontarsi con le BEV più low-cost in circolazione, quali la Dacia Spring, la Renault Twingo e la Citroen e-C3.