La classifica globale relativa alle auto vendute nel corso del terzo trimestre del 2024 potrebbe rivelarsi una vera e propria pietra miliare, per il settore. La grande novità che la caratterizza è rappresentata dalla presenza di due case cinesi nella Top Ten, certificando quello che sembra un trend irrefrenabile. Se qualche settimana fa il CEO di Ford, Jim Farley, aveva indicato nelle aziende automobilistiche del Dragone una minaccia esistenziale, la graduatoria in questione sembra dargli assolutamente ragione.
La Cina continua ad avanzare
La classifica globale delle auto vendute nel terzo trimestre 2024 ha confermato il momento non proprio esaltante per il mercato globale. Nel periodo tra luglio e settembre, infatti, sono state vendute 22 milioni di vetture, con un calo pari al 2,7%. Mentre però Europa e Stati Uniti, oltre ai mercati emergenti, sono andati all’indietro, la Cina ha imboccato la direzione esattamente opposta.
In questo quadro, spicca il comportamento delle ambiziose e sempre più aggressive case del Dragone. Scendendo nel dettaglio, stando ai dati ufficiali che sono stati rilasciati dalle case automobilistiche di tutto il mondo, nel corso del terzo trimestre Toyota ha conservato la guida della classifica globale con 2,74 milioni di unità, per una quota di mercato pari a quasi il 13%, pur lasciando sul terreno il 3,8% rispetto al terzo trimestre del 2023. Un calo derivante in particolare dai problemi riscontrati in Cina.
Conferme anche la seconda, terza, quarta e quinta posizione, ove troviamo rispettivamente il Gruppo Volkswagen (2,18 milioni di unità, in calo del 7,1%), Hyundai Motor Company (1,78 milioni di unità, in calo del 2,6%) Stellantis e General Motors. Se, però, le prime due scontano la perdita di quota in Cina, per il marchio italofrancese e e quello statunitense sono zavorrati dai problemi sui mercati rispettivamente di Nord America e Europa, e in Sud America.
Ad unificare tutti i casi in questione, è però la crescente concorrenza globale dei produttori cinesi. In pratica, in ogni parte del globo le case sorte all’ombra della Grande Muraglia tolgono quote alle aziende avversarie. Una tendenza che, al momento, sembra inarrestabile. Come dimostra il resto della Top Ten.
BYD e Geely in grande spolvero
Continuando la disamina, al sesto posto troviamo BYD, che nel corso del terzo trimestre 2024 ha venduto 1,13 milioni di unità vendute, dando vita ad un’impressionante crescita del 38%. A rendere possibile l’incremento in questione, sia sul mercato domestico che su quelli esteri, è una vastissima gamma di prodotti che comprende modelli completamente elettrici e ibridi plug-in. Proprio per quanto concerne i volumi di auto elettriche, nel periodo in esame BYD si è trovata ad appena 19.500 unità da Tesla.
I volumi di BYD, nel corso del terzo trimestre, sono stati talmente elevati da mettere a rischio il quarto e quinto posto di Stellantis (1,17 milioni di auto vendute) e GM (1,15 milioni). A BYD restano solo 12.108 unità per raggiungere GM, mentre già ne vende quasi 40mila in più rispetto a Ford. Considerati i dati di ottobre, nel corso del quale ha venduto mezzo milione di veicoli, alla fine dell’anno la casa cinese dovrebbe assestarsi appena sotto il podio, o addirittura salirci.
Se per BYD si tratta di una conferma, la vera sorpresa è rappresentata dall’entrata in Top Ten del Gruppo Geely (Volvo e Polestar incluse). Le 811.800 unità vendute, gli hanno permesso infatti di superare Nissan e far uscire Suzuki dalla classifica. Geely sfrutta in particolare i grandi progressi dei suoi ultimi marchi cinesi, come ZEEKR, Lynk & Co e Geely Galaxy, rappresentando anche l’unico produttore cinese presente negli Stati Uniti con i suoi marchi Volvo e Polestar. Nel suo caso, la crescita è nell’ordine del 20%.
La auto cinesi sono ormai più vendute di quelle europee
C’è un altro dato, all’interno di questa classifica, a fare da spartiacque: per la prima volta, infatti, le case automobilistiche di origine cinese sono riuscite a vendere più auto delle consorelle europee. Se le prime hanno venduto un totale di 5,07 milioni di unità, con un aumento del 10%, le seconde hanno visto i loro volumi contrarsi dell’11%, attestandosi a 4,99 milioni di unità.
Per effetto di questi risultati, la quota di mercato globale dei produttori cinesi è passata dal 20,8% del terzo trimestre del 2023 al 23,6% dell’anno successivo. Palesando quindi un evidente contrasto con la perdita di quote di mercato registrata dalle case automobilistiche giapponesi, europee, americane e coreane. Una tendenza che sembra ormai inarrestabile, dazi o meno.