La Volkswagen Up rinasce: tutto sull’erede elettrica

Ippolito V
La Volkswagen Up è sul punto di rinascere: tutto sull’erede alla piccola city car, ovviamente ad alimentazione elettrica
Volkswagen Up

La Volkswagen Up forse avrà un’erede. Dall’Inghilterra riportano le indiscrezioni secondo cui la Casa di Wolfsburg abbia intenzione di colmare il vuoto lasciato dal suo addio al mercato, ancora recente. Senza voler nulla togliere alla ID.2 prevista nel 2025, già accessibile con i suoi 25 mila euro di prezzo, i progettisti avrebbero intenzione di proporre qualcosa di ancor più economico. A quanto pare, le verrà assegnato il nome di ID.1, arriverà nel 2027 e costerà 20 mila euro. Per la realizzazione, sarà utilizzata un’architettura dedicata, in modo da permettere a VW di tenere sotto controllo le spese di produzione e di offrire un interno tanto spazioso quanto pratico. Le dimensioni e le linee saranno da city car in piena regola, pertanto non raggiungerà gli stessi valori di autonomia e connettività delle sorelle.

Volkswagen Up: come sarà l’erede a batteria

Volkswagen Up

Sotto il piano del design, l’erede della Volkswagen Up farà leva soprattutto sui concetti di modernità e semplicità. Dall’aspetto aerodinamico, potrà essere ordinata in diverse tonalità. In merito, invece, al sistema di infotainment, gli sviluppatori gliene conferiranno uno semplice e intuitivo, magari dotato di supporto per smartphone invece di un touchscreen tradizionale. Così facendo, gli utenti avranno l’opportunità di adoperare i propri dispositivi mobili per usufruire dei servizi di navigazione e non solo.

L’autonomia si aggirerà almeno intorno ai 260 km, abbastanza da circolare a lungo per le strade urbane con una sola carica. E anche quando dovrà avvenire, in circa 30 minuti la batteria arriverà all’80 per cento. Ovviamente, delle rinunce andranno fatte, vista la bassa soglia d’accesso. Nella fattispecie, l’azienda avrebbe intenzione di rinunciare ai sistemi ausiliari alla guida (ADAS) di livello 2, nonché alla possibilità di aggiornamento da remoto, mediante l’over-the-air (OTA).

Volkswagen ID.2all

Quella dell’abbassamento dei prezzi delle elettriche costituisce una delle principali sfide da portare a termine. Attualmente, le BEV costano ancora parecchio, dati gli oneri associati alla batteria, il componente più costoso delle vetture “amiche del Pianeta”. Di recente, la Citroen ha messo del pepe, con il lancio della e-C3 a meno di 24 mila euro, nonostante la fabbricazione in Francia. Meglio di lei hanno saputo fare finora soltanto la Dacia Spring e la Renault Twingo, rispettivamente a 21 e 22 mila euro circa. Per andare dritti all’obiettivo, i due marchi hanno dovuto delocalizzare la produzione negli stabilimenti cinesi, dove le spese (comprese quelle della manodopera) risultano essere inferiori.

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