Lamborghini non rivaleggerà con la “Santa Trinità” delle hypercar

Ippolito V
Piuttosto che puntare verso modelli estremi, Lamborghini intravede opportunità nel settore delle auto da corsa non omologate.
Essenza SCV12 Lamborghini

Il desiderio di competere con le hypercar iconiche, come la McLaren P1, la Ferrari LaFerrari e la Porsche 918 Spyder, è certamente un’ambizione che Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini, non nasconde. Eppure, non è un obiettivo prioritario, proprio come dichiarato in un’intervista. Anzi, parliamo proprio di una “classe” alla quale non si potrebbe approdare nel breve periodo.

I modelli più recenti, come la McLaren W1 o la Ferrari F80, rappresentano riferimenti per chi immagina una Lamborghini che possa elevarsi oltre la nuova Revuelto. Tuttavia, per ora, questa visione non si trasformerà in realtà. A Top Gear, Winkelmann ha chiarito perché, pur desiderandolo, una hypercar suprema non rientrerà nei prossimi piani.

Lamborghini revuelto

Quando gli è stato chiesto se provasse invidia per il fatto che la “Santa Trinità” delle hypercar non includesse Lamborghini, la sua risposta è stata sorprendente: “No”. Ha spiegato che il marchio si trova in una posizione strategica tra il vertice delle supercar e l’ingresso nel mondo delle hypercar.

Winkelmann, infatti, ha evidenziato che sviluppare un’hypercar richiederebbe risorse significative che, al momento, Lamborghini preferisce destinare a progetti più mirati. “Se dovessi immaginare il massimo della gamma Lamborghini, risponderei con un’hypercar. Ma dobbiamo essere strategici: abbiamo costruito il nostro marchio praticamente da zero a partire dal 2000, mentre Ferrari e Porsche erano già consolidate a quel tempo”, ha detto.

Piuttosto che puntare verso modelli estremi, Winkelmann intravede opportunità nel settore delle auto da corsa non omologate, come l’Essenza SCV12. Queste vetture, pensate per i clienti più esclusivi, offrono esperienze uniche lontane dal circuito stradale.

Essenza SCV12 Lamborghini

Riguardo a modelli più “accessibili”, un SUV più piccolo dell’Urus non sarebbe ancora in programma, perché rischierebbe di compromettere l’identità del marchio. Anche una berlina 2+2 è poco probabile: “Le auto con passo lungo possono avere senso in Asia, ma non rappresentano lo spirito Lamborghini”. Quanto alla nuova piattaforma ibrida e al motore V8 che debutteranno con la Temerario, successore della Huracan, Winkelmann ha confermato che rimarranno esclusivi di Lamborghini, senza condivisione all’interno del Gruppo Volkswagen.

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