Ultimamente sempre più persone discutono su quale sia il reale impatto ambientale delle auto elettriche. Alcuni dicono che siano estremamente ecologiche, altri invece credono che siano inquinanti quanto le termiche, tenendo in considerazione anche la loro produzione. Sarà così? Secondo recenti studi, no.
Auto elettriche, sono davvero più ecologiche?

Andando oltre le posizioni ideologiche, è evidente che valutare l’impatto ambientale richiede un’analisi molto più articolata. Non è sufficiente considerare solo l’assenza di emissioni durante l’utilizzo, caratteristica intrinseca dei veicoli elettrici privi di sistema di scarico. Una valutazione completa deve necessariamente includere tre fattori determinanti: l’impronta carbonica della fase produttiva, la fonte energetica utilizzata per la ricarica e le emissioni durante il ciclo di vita del veicolo.
Recenti studi confermano quanto emerso dalle precedenti ricerche: la produzione di un’auto elettrica genera circa 6,57 tonnellate di CO2, contro le 3,74 tonnellate di un’equivalente vettura termica. Le BEV partono quindi con uno svantaggio iniziale, ma quanto tempo occorre per compensarlo?

Una ricerca condotta in Canada, dove circa l’80% dell’energia proviene da fonti a basso impatto climatico, ha rivelato risultati sorprendenti: considerando l’intero ciclo di vita, un veicolo elettrico può ridurre le emissioni di CO2 di oltre l’80% rispetto a un equivalente modello termico.
Lo studio evidenzia inoltre come, con il chilometraggio medio di un automobilista canadese, le auto elettriche riescano a recuperare lo svantaggio iniziale in appena due anni. In Italia, dove il mix energetico è relativamente più carbonico, il pareggio richiederebbe tempi più lunghi. Diversa la situazione in Francia, dove la produzione energetica ha raggiunto il 95% di basse emissioni, rendendo i veicoli elettrici praticamente a impatto zero.