Le auto elettriche fanno meno tamponamenti rispetto a quelle a benzina: da cosa dipende?

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Il motivo principale del gap è da individuare nella presenza di ausili tecnologici più performanti negli EV
Tamponamento auto

Condurre un’auto elettrica rappresenta una sicurezza aggiuntiva, per chi è solito farlo. A dimostrarlo è un nuovo studio, dai cui dati si evince che i veicoli alimentati dalle batterie sono responsabili di meno tamponamenti rispetto alle a quelli che dotati di un motore a benzina. Il gap tra le due motorizzazioni è abbastanza evidente, andandosi a tradurre in un 6%. Mentre, infatti, gli incidenti che vedono coinvolte vetture endotermiche si attestano al 32%, i sinistri in cui sono interessate auto elettriche si fermano al 26%. Se questi sono i dati, la domanda che dovrebbe conseguirne, è la seguente: a cosa è dovuta la forbice in questione? Andiamo a vedere lo studio più da vicino, per riuscire a comprenderlo.

Le auto elettriche fanno meno tamponamenti rispetto alle consorelle a motore termico: a dirlo è uno studio

Le statistiche disponibili, mostrano un dato abbastanza evidente: le vetture a zero emissioni sono coinvolte in tamponamenti in misura minora rispetto a quelle termiche, nella misura del 6%. Il loro 26% si va infatti ad attestare ben al di sotto del 32% che connota le consorelle endotermiche.

Tamponamento auto

Un dato di notevole rilievo, tale da spingere quindi a formulare una domanda ben precisa: da cosa può derivare tale gap? La risposta, per chi è più addentro alle dinamiche che caratterizzano il mercato automobilistico non è granché sorprendente. A favorire questa tendenza è il fatto che le auto elettriche, tendenzialmente, sono più nuove rispetto alle concorrenti. Possono quindi far conto su sistemi più recenti e aggiornati, in grado di facilitare il compito di chi le conduce e aiutarlo a evitare incidenti banali.

In questo novero, ad esempio, vanno a rientrare utilità come il mantenimento della corsia, i sistemi di prevenzione delle collisioni anteriori e la frenata automatica d’emergenza. Che rappresentano, peraltro, la classica cima dell’iceberg, considerato il costante affinamento delle tecnologie e la loro implementazione nei sistemi di guida.

C’è anche il rovescio della medaglia

Sin qui il lato positivo del possedere un’auto elettrica. Occorre però sottolineare che c’è anche il rovescio della medaglia, da mettere sull’altro piatto della bilancia. Se, infatti, gli EV hanno minori probabilità di tamponare i veicoli che li precedono, ne hanno però di più di essere a loro volta tamponati. Il dato, anche in questo caso, non sembra lasciare eccessivi dubbi: il 36% delle riparazioni di auto elettriche vanno proprio a riguardare questo genere di collisione. Mentre il dato si ferma otto punti sotto nel caso dei veicoli ICE. Anche in questo caso sorge spontanea la domanda: a cosa si deve questo trend?

Tamponamento auto

Una spiegazione potrebbe essere collegata alla presenza di sistemi come come la guida one-pedal o la frenata rigenerativa. Si tratta in effetti di sistemi sempre più popolari, ma ancora confinati in un ambito minoritario, come quello delle auto elettriche, per l’appunto. Se stanno crescendo in termini quantitativi lungo le nostre strade, le auto ad emissioni zero rappresentano al momento solo l’8% in termini di vendite di nuovi veicoli. Molti di coloro che ne adottano una, potrebbero quindi trovarsi a disagio, inizialmente, a fronte di modalità di frenata diverse da quelle cui sono abituati.

Auto elettriche, le riparazioni sono da soppesare attentamente

Infine, c’è un altro dato che sembrerebbe fatto apposta per incentivare la diffusione delle auto elettriche. Quello rappresentato dal fatto che le collisioni frontali sono più costose da riparare ove raffrontate a quelle posteriori. I costi di riparazione, infatti, vanno ad attestarsi in media intorno al 40% in più nel caso di sinistri frontali. A questo vantaggio, si va però a contrapporre una controindicazione di non poco conto: i BEV, infatti, non solo richiedono maggior tempo per le riparazioni, ma anche un maggior esborso finanziario.

In questo caso, a contribuire a scavare un gap notevole è l’uso massiccio di pezzi originali. Nel caso degli EV il loro utilizzo si attesta al 90,3%, mentre nel caso dei veicoli endotermici si ferma a quota 64,4%. Senza contare che i pezzi passibili di riparazione sono minori rispetto a quelli dei secondi: per le auto elettriche si fermano al 12,4%, un punto e mezzo in meno rispetto alle auto termiche.

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