Il futuro è a zero emissioni, ma quali? La realtà ci direbbe soprattutto con le auto elettriche. Lo indica la decisione della Commissione Europea, schieratasi subito a loro favore. Da qui un’infinità di polemiche tra chi, invece, sostiene vadano pure considerate modalità alternative votate alla neutralità carbonica. E mica parliamo di semplici “chiacchiere da bar”: persino il marchio numero uno al mondo, sua maestà Toyota, ha espresso tale opinione. L’ex presidente Akio Toyoda lo ha dichiarato a più riprese ai microfoni, gettando benzina sul fuoco. In tanti già guardavano con un occhio di sospetto alla politica pro auto elettriche, pertanto, nel sentire un’opinione del genere, si sono convinti che la strategia sia miope. Perché andrebbe a escludere in maniera aprioristica delle strade differenti.
Del resto, l’unica eccezione al momento avallata dalla Commissione UE per il post 2035 è costituita dagli eFuel, così invocati dalla Germania. Nulla da fare, almeno fin qui, per i biocarburanti, aventi come sponsor principale il nostro Governo. A dispetto dello stato avanzato dei lavori, con l’installazione di apposite stazioni da colossi quali Eni e Q8, finora sono arrivate giusto delle porte in faccia. Inoltre, mancano delle deroghe riguardo agli esemplari a idrogeno. Ed è curioso che proprio Toyota abbia si sia data parecchio da fare in merito. Nel recente periodo, ha completato la prima Hilux elettrica a celle a combustibile di idrogeno in Inghilterra. L’inizio di una piccola flotta, attesa entro la fine dell’anno.
Le prospettive delle auto elettriche e a idrogeno
Il proposito di BloombergNEF (BNEF) è stato, dunque, quello di stabilire cosa vi si celi dietro. Capire se il successo delle auto elettriche sia da ascrivere in toto alle decisioni della classe politica. Ebbene, non è così. Le bev rappresentano una realtà affermata in diversi Paesi, specie nei Paesi dal reddito medio più elevato, con il caso eccezionale della Norvegia, dove superano già i veicoli endotermici. Sebbene in Italia la loro diffusione sia stata fin qui limitata, non bisogna lasciarsi ingannare perché altrove non sono una nicchia e da un bel pezzo.
Sul versante opposto, le celle a combustibile faticano a prendere il largo, con appena 1.722 totalizzate negli States. Dei dati miseri, tenuto peraltro contro che un modello come la Toyota Mirai è acquistabile in California con sconti fino a 7.500 dollari, tra gli incentivi del Governo federale e le promozioni della Casa stessa. Inoltre, ogni mezzo a idrogeno nella flotta dell’Unione Europea è stato sostenuto con 83 mila dollari alla fine dello scorso decennio, contro gli appena 85 dollari della controparte elettrica.