Se da una parte Volkswagen è in difficoltà in Germania, con la chiusura di tre stabilimenti, dall’altra Tesla continua con il piano di espansione della sua Gigafactory a pochi chilometri da Berlino. Il tutto, però, senza non poche difficoltà. Gli ambientalisti, infatti, da diversi mesi combattono contro lo stabilimento dell’azienda di Elon Musk. Negli ultimi giorni la polizia ha dovuto badare a nuove proteste.
Tesla continua il suo piano d’espansione in Germania, nonostante le proteste
Mentre i produttori automobilistici europei continuano a soffrire a causa della transizione all’elettrico, tra cui il Gruppo Volkswagen, la casa automobilistica di Elon Musk prosegue nella direzione opposta e mira ad espandersi. L’intenzione è quella di ampliare la fabbrica di Berlino con l’obiettivo di aumentare la produzione.
Dopo una protesta degli ambientalisti all’inizio dell’anno, dove per l’occasione avevano incendiato i tralicci della corrente causando il black out anche della cittadina vicina all’impianto, Musk aveva annunciato che la Gigafactory di Berlino avrebbe ospitato anche la produzione del Tesla Semi.
Gli attivisti temono però che questo progetto di espansione della fabbrica, che si amplierà di circa 170 ettari, possa avere un impatto negativo sull’ecosistema della zona, oltre che sulle risorse idriche. Da diversi mesi molti hanno occupato delle case nel bosco a pochi passi dalla fabbrica di Grünheide per portare avanti le proteste. La polizia, però, nelle scorse ore ha sgomberato tutto per violazioni alla sicurezza e all’ordine pubblico.
Da parte sua, Tesla ha intenzione di raddoppiare la produzione nello stabilimento tedesco e raggiungere 1 milione di veicoli all’anno. Successivamente, la versione europea del Tesla Semi potrebbe essere prodotta proprio qui. Rispetto alla versione americana, il camion elettrico sarà leggermente più piccolo per rispettare le stringenti regole europee. Al momento, però, Tesla non ha comunicato ulteriori dettagli in merito.