Ieri 16 gennaio ci ha lasciati David Lynch, all’età di 78 anni, dopo una lunga battaglia contro una malattia. Per moltissimi era un gigante della creatività e uno dei più grandi registi che abbiano raggiunto Hollywood. Si potrebbero riempire pagine parlando dei suoi capolavori, da Twin Peaks a Mulholland Drive, da Eraserhead a Blue Velvet.
Oggi ci concentreremo su un aspetto meno noto della carriera di Lynch, gli spot pubblicitari per automobili che ha diretto nel corso degli anni. Anche se può sembrare curioso che un maestro del cinema come Lynch si sia cimentato con il mondo della pubblicità automobilistica, i risultati sono stati tanto affascinanti quanto singolari, trasformando i più brevi annunci pubblicitari in autentici pezzi d’arte surreale.
Tra il 1988 e il 2014, Lynch ha diretto 29 spot pubblicitari, portando il suo stile visionario anche in questo ambito. Uno dei più celebri è Mountain Man, realizzato nel 1997 per promuovere la Honda Passport. In appena trenta secondi, Lynch racconta la trasformazione di un uomo in giacca e cravatta in un amante della vita all’aria aperta, attirato irresistibilmente dal fascino del SUV. La scena in cui i suoi abiti si trasformano e la sua barba cresce è pura poesia visiva, un perfetto esempio del tocco unico di Lynch.
Nel 2002, il regista si è cimentato con due nuove pubblicità, una per la Nissan Micra e l’altra per Citroen. Lo spot della Micra è un viaggio surreale, dove una città onirica e labbra blu volanti accompagnano l’auto attraverso un mondo bizzarro e affascinante, trasmettendo il messaggio di un’auto urbana moderna e di tendenza.
Lo spot della Citroen Xsara Coupé, intitolato Bucking Bronco, invece, è decisamente più leggero e giocoso. In un’area recintata, l’auto si comporta come un cavallo selvaggio, finché un cowboy non riesce a “domarla” e portare con sé una cowgirl in un finale tanto assurdo quanto divertente.
La notizia della scomparsa di Lynch colpisce profondamente. Anche se i suoi spot pubblicitari per auto (chiaramente) non hanno avuto l’impatto culturale dei suoi film, riflettono comunque la sua capacità di plasmare ogni progetto con la sua visione unica e fuori dal comune. Sarebbe interessante e utile provare, almeno un po’, a guardare il mondo come lo vedeva David Lynch, ovvero con meraviglia e immaginazione.