Le nuove auto elettriche di Lexus avranno un design totalmente nuovo. Questo è quanto emerge dalle parole pronunciate da Simon Humphries, il direttore del centro stile di Toyota, prefigurando un nuovo corso che si prefigge di stupire pubblico ed esperti.
L’intenzione è quella di riuscire a ripetere quanto accaduto in occasione della presentazione del suo ultimo corso stilistico, quello coi frontali con griglia a clessidra. Un nuovo corso il quale è riuscito a conferire il massimo di originalità alle vetture prodotte dal marchio. Originalità che è alla base del generale apprezzamento riscosso dai nuovi modelli, pur con qualche significativa eccezione.
Lexus, il nuovo corso si prefigge di stupire a livello di stile
Dal momento dell’introduzione dei frontali con la caratteristica griglia a clessidra, sono ormai passati molti anni. Un arco temporale in cui le promesse iniziali sono un poco venute meno, nonostante l’evoluzione del linguaggio estetico nel corso del tempo. Tanto da spingere molti osservatori a ritenere ormai giunto il momento di un nuovo salto nel futuro.
Quel momento sembra ora essere arrivato, facilitato dalla virata di Lexus in direzione dell’auto elettrica. Una virata che la casa ha pensato bene di accompagnare con un cambio di rotta vero e proprio. A sottolinearlo è stato Simon Humphries, secondo il quale quanto mostrato dalle concept LF-ZC e LF-ZL nel corso dello scorso anno è da considerare alla stregua di un gustoso antipasto.
Un antipasto il quale sarà seguito dalle portate principali, ovvero i primi modelli di serie che sono previsti intorno al 2026. Un debutto il quale dovrebbe avvenire in concomitanza con una nuova generazione di vetture elettriche cui sarà affidato il compito di segnare un vero e proprio distacco dal passato.
Una nuova direzione spettacolare: parola di Lexus
È stato lo stesso responsabile del design dell’azienda nipponica, ad affermare che la nuova direzione del marchio sarà tanto spettacolare quanto l’introduzione della griglia a fuso nel 2011. Spiegando in tal modo l’intento di partenza di quell’operazione: “Volevamo dare carattere alla Lexus, Anche su alcuni dei veicoli in cui l’abbiamo modificata leggermente, le vendite sono quasi raddoppiate. Quindi ci sono molte persone là fuori che in realtà la pensavano molto come noi su quel genere di cose. Volevano un’auto più espressiva”.
Per poi aggiungere: “È un passo enorme, sì, ma l’intero scopo del marchio Lexus fin dall’inizio è sempre stato quello di sfidare quello che era considerato lo standard de facto dell’epoca. È importante pensare: andrà bene? È troppo lontano? Sfidare è la cosa giusta da fare”.
Quella che si prospetta alla stregua di una vera e propria rivoluzione estetica sta prendendo forma nel centro di Shimoyama, una struttura all’avanguardia che ha fatto il suo esordio proprio nel corso di quest’anno. È al suo interno che il responsabile per il design di Lexus, Koichi Suga, sta progettando veicoli che si caratterizzano per gli interni spaziosi, una architettura flessibile e un minimalismo teso ad evocare grandi suggestioni.
Una nuova logica produttiva
La desiderata rivoluzione del design ha una ratio ben precisa. Le auto elettriche di prossima generazione, infatti, sono destinate ad una produzione caratterizzata da metodi industriali fondati su robuste dosi di innovazione. Andranno quindi a sfruttare il gigacasting, in modo da rendere possibile la costruzione di più modelli sulle stesse linee. Sfruttando in tale ottica le nuove logiche di condivisione dei componenti.
Anche la piattaforma, del resto, sarà completamente nuova, essendo stata riprogettata da zero al fine di riuscire a dare risposte performanti alle esigenze esclusive dei veicoli elettrici. Si prefigura perciò un passaggio tale da permettere anche il varo di auto elettriche estremamente aerodinamiche. La direzione intrapresa, dovrebbe arrivare a valori record, ovvero a Cx di 0,2 o di poco superiori.
È ancora Humphries a dichiarare tutto il suo entusiasmo per la nuova direzione intrapresa. Queste le sue parole, al riguardo: “Lo scopo del nostro lavoro è quello di creare vetture che siano pronte al futuro. Per questo abbiamo posizionato l’asticella molto in alto. Gli obiettivi ambiziosi che ci siamo prefissati richiedono un lavoro duro, ma è l’unico modo che ci permetterà di proporre auto nuove, audaci, in grado di sfidare gli standard e di superarli”.