Lotus addio al 78% della produzione, di chi è la colpa?

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Lotus accusa i dazi statunitensi di ostacolarne la crescita
Lotus Elise

I nuovi dazi decisi dal governo statunitense per cercare frapporre ostacoli alle auto elettriche cinesi sono destinati a far parlare molto. Le ultime notizie al riguardo sono quelle relative a Lotus, che prevede di concludere il 2024 con appena 12mila veicoli costruiti. Un calo quindi estremamente significativo, nell’ordine del 78%, rispetto al piano originale, il quale prevedeva la costruzione di 55.500 veicoli nel corso dei dodici mesi in questione.

L’azienda ha però deciso di non restare zitta di fronte alle decisioni assunte da Washington. Ha infatti accusato senza eccessivi peli sulla lingua le nuove tariffe che l’amministrazione Biden ha deciso di imporre sui veicoli elettrici che sono costruiti in Cina. Un attacco il quale, però, non muta le carte in tavola, lasciando l’azienda con un risultato assolutamente al di sotto delle aspettative.

Lotus dovrà riposizionare i propri prodotti negli Stati Uniti

Ad incaricarsi di spiegare quanto sta accadendo a Lotus, è stato il CEO del gruppo, Qingfeng Feng. Lo ha fatto nel corso di una conference call dedicata ai guadagni riportati nel corso del secondo trimestre dal marchio. In particolare, Qingfeng Feng ha affermato che l’azienda dovrà riposizionare i suoi prodotti negli Stati Uniti a causa dell’aumento del 100% delle tariffe elevate sui veicoli elettrici prodotti in Cina.

Lotus Elise Cup 250

Oltre a tagliare le sue previsioni per il 2024, Lotus ha anche provveduto a ridurre le aspettative per il 2025. Il nuovo piano indica infatti in appena 30mila i veicoli che dovranno essere venduti nel corso del prossimo anno. Un calo ancora una volta notevole nei confronti del target fissato in precedenza, che ammontava a 76mila veicoli.

Queste le parole rilasciate dal dirigente, nell’occasione: “La riduzione nel mercato statunitense è correlata al 100% agli aumenti tariffari, mentre nel mercato UE, circa il 30% è dovuto ai dazi. I dazi statunitensi hanno influenzato drasticamente le nostre previsioni di vendita e stiamo pianificando di riposizionare i nostri prodotti nel mercato statunitense. Il lancio di Eletre negli Stati Uniti contribuirà maggiormente alle prestazioni del 2025”.

Le vendite nel corso dell’anno sono comunque aumentate del 239%

L’azienda ha venduto 4.873 veicoli nella prima metà dell’anno, di cui circa la metà costituita da Eletre e Emeya completamente elettriche, con l’altra metà prodotta invece dalla vendita di Emira a combustione. Le vendite totali del marchio sono comunque aumentate nell’ordine del 239% rispetto alla prima metà del 2023. A consentire tale risultato è stata soprattutto l’introduzione dei suoi primi due EV.

Il mercato più importante per Lotus, nel corso del primo semestre, è stato quello europeo, ove ammontano a 1.459 i veicoli consegnati. Un dato che consente al vecchio continente di piazzarsi davanti agli Stati Uniti, ove i veicoli venduti sono 1,278. Mentre sul mercato domestico, quello cinese, le vendite si sono fermate a quota 1.208.

Risultati che sono stati commentati in questo modo da Qingfeng Feng: “Attraverso la nostra incrollabile ricerca di performance ed eccellenza, abbiamo fatto progressi costanti con una crescita operativa continua nella prima metà del 2024”. Per poi aggiungere: “Nella prima metà del 2024, le consegne sono salite a quasi 4.900 veicoli, con un aumento del 239% anno su anno. Abbiamo ottenuto una distribuzione ancora più equilibrata delle consegne in tutti i mercati chiave a livello globale”.

Lotus Emeya

Proprio il mercato USA ha contribuito in maniera decisiva al risultato conseguito. Ha infatti rappresentato il 26% delle consegne totali. Il CEO ha quindi affermato: “Abbiamo lanciato il piano Win26 per aumentare la resilienza, rafforzare il nostro marchio e impegnarci per una crescita sostenibile. Andando avanti, continueremo a eseguire i nostri piani, aumentando la nostra efficienza e competitività e rimarremo impegnati nei confronti dei nostri clienti, investitori e stakeholder”.

Lo sviluppo di Type 135, attesissimo successore di Elise ed Emira, potrebbe essere ritardato

Nel frattempo, Lotus sembra aver deciso di ritardare lo sviluppo della sua auto sportiva elettrica Type 135, l’attesissima erede di Elise ed Emira. Una decisione motivata dalle preoccupazioni che l’attuale tecnologia delle batterie la appesantirebbe troppo. Nelle intenzioni del marchio, il modello deve rimanere il più vicino possibile allo spirito di Elise, e l’attuale tecnologia delle batterie non è abbastanza avanzata da consentirlo.

La prima auto sportiva completamente elettrica targata Lotus è stata pianificata per il 2027. Nel corso di un’intervista rilasciata di recente, Ben Payne, responsabile del design di Lotus Group, ha affermato che l’azienda punta ancora al 2027. Aggiungendo, però, che sarà complicato conservare i tratti dell’amata Elise. A renderlo difficile l’attuale tecnologia delle batterie.

Queste le parole rilasciate durante la conversazione con Autocar: “La tecnologia attuale non consente di ricreare quel prodotto in modo convincente”. Il riferimento era in particolare alle sagome più alte e al peso a vuoto elevato dei moderni veicoli elettrici. Problemi con cui si devono confrontare tutte le auto sportive incentrate sul conducente.

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