Lotus Elise Project Safari, la sportiva inglese diventa fuoristrada estrema

Le specifiche tecniche dettagliate non sono ancora state rilasciate, ma il fascino di questa reinterpretazione della Elisa è già evidente.
Lotus Elise Project Safari Lotus Elise Project Safari

La Lotus Elise S1, icona delle sportive leggere e puro oggetto del desiderio per migliaia di appassionati, torna a far parlare di sé in una veste del tutto inedita. A distanza di anni dalla fine della sua produzione, una giovane startup britannica chiamata Get Lost ha deciso di stravolgerne l’identità, trasformandola in una vera e propria off-road ad alte prestazioni.

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Nasce così il Project Safari, un ambizioso progetto di restomod che unisce il DNA corsaiolo della Elise con la grinta e la versatilità dei veicoli ispirati ai rally raid. Non si tratta di un semplice esercizio di stile o di un concept destinato a qualche salone. Questo veicolo, infatti, sarà realizzato su richiesta a partire dalla fine del 2025, e rappresenta la prima creazione ufficiale di Get Lost, fondata dal celebre fotografo automobilistico GF Williams.

Lotus Elise Project Safari
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L’obiettivo da portare a termine con questa speciale Elise realizzata dalla startup è quello di dare vita a un’auto capace di coniugare divertimento alla guida, spirito d’avventura e design funzionale, senza tradire l’essenza originaria della Elise. Un’operazione non certo semplicissima, vista la storia e il giudizio severissimo del pubblico su una “classica” simile.

Ogni dettaglio di questa Elise è stato ripensato. E quindi, assetto rialzato, cerchi specifici per l’off-road, carreggiate allargate, passaruota maggiorati in nero opaco e una dotazione tecnica che comprende differenziale autobloccante e freno a mano idraulico. Sul frontale spiccano i fari supplementari, mentre il tetto ospita un airscoop funzionale, in perfetto stile Huracán Sterrato. Dietro, invece, è montata la classica ruota di scorta esterna.

Lotus Elise Project Safari

Gli interni della Elise Project Safari sono stati rivisitati con gusto. Si notano rivestimenti in Alcantara, finiture curate e un’impostazione più premium, senza perdere l’anima sportiva. Nessuna rivoluzione, però, sotto al cofano. Rimane il collaudato motore quattro cilindri Serie K da abbinare a un cambio manuale a cinque marce, con trazione rigorosamente posteriore. Le specifiche tecniche dettagliate non sono ancora disponibili per il pubblico, ma il fascino di questa reinterpretazione è già chiaro a tutti.

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