Mentre le case automobilistiche cinesi si apprestano a conquistare anche l’Europa, dopo aver sorpassato in termini di produzione il Giappone sui mercati globali, Lucid sembra decisa ad imboccare la strada contraria. Il brand statunitense, infatti, sta esplorando la possibilità di vendere le sue auto in Cina, anche se non è ancora stata indicata una tempistica in tal senso.
I propositi di Lucid sono stati esplicitati da un alto dirigente del marchio nel corso di una intervista concessa a CNBC. Intervista che arriva dopo l’assunzione di Zhu Jiang, segnalatosi nel passato come dirigente della start-up cinese di auto elettriche Nio.
L’azienda di Newark è balzata agli onori delle cronache nel 2021, quando è sbarcata a Wall Street con una quotazione monstre, pari a 24 miliardi di dollari. Parte integrante della galassia PIF (Public Investment Fund), il fondo sovrano saudita, si è di recente distinta per la notizia relativa a Peter Rawlinson. Il suo CEO, infatti, è risultato il più pagato in assoluto tra quelli delle case statunitensi, nel corso del 2022, secondo l’Automotive News/Equilar CEO Compensation Survey.
Ora l’azienda potrebbe tornare all’attenzione dell’opinione pubblica per effetto del proposito di sbarcare in Cina. Un mercato che rischia di risultare indigesto per molti marchi occidentali, a causa della grande forza delle aziende locali.
Lucid e la Cina: cosa sta accadendo
Lucid sembra intenzionata a sbarcare in Cina. Un proposito sbandierato da Eric Bach nel corso di una intervista rilasciata a CNBC in occasione dell’IAA Mobility 2023 in fase di svolgimento a Monaco di Baviera. Le sue parole al proposito sono state molto chiare: “Ogni casa automobilistica deve guardare molto in profondità o ha già guardato alla Cina. È il mercato automobilistico più grande del mondo. Sarà probabilmente il mercato di veicoli elettrici più grande e più rapido al mondo, come possiamo vedere.”.
L’importanza della dichiarazione è da ravvisare proprio nella funzione svolta da Bach, all’interno di Lucid, ovvero quella di ingegnere capo. Una voce quindi molto autorevole all’interno del marchio, le cui dichiarazioni non possono che essere interpretate nel senso dell’ufficialità, o quasi.
Bach ha iniziato la sua intervista sciorinando i dati relativi al suo stabilimento in Arizona, per il quale è stato in pratica quadruplicato lo spazio produttivo. Un potenziamento che è arrivato praticamente in contemporanea con il lancio del suo suo nuovo SUV, Gravity. La conseguenza, come da lui ammesso, è stato un carico eccessivo di stress sul sistema, tale da spingere l’azienda a prendere in considerazione una ridefinizione del carico di lavoro. Una ridefinizione che dovrà cercare di non andare oltre i limiti che lo stesso sistema è in grado di sopportare, al momento.
La discussione è in atto
Una considerazione che dovrebbe pesare anche sul ventilato proposito di entrare in Cina, in uno dei mercati più competitivi in assoluto, a livello mondiale, per quanto riguarda il comparto elettrico. Reso tale dalla presenza non solo dei player locali, a partire da BYD e Nio, ma anche dalla sempre ingombrante presenza di Tesla. È stato molto chiaro Bach, al proposito: “Non abbiamo ancora indicato una data di ingresso sul mercato perché dobbiamo solo capirla bene. Se entri in Cina alle condizioni sbagliate, puoi commettere molti errori”.
Proprio per cercare di evitare passi più lunghi della gamba, l’azienda ha quindi messo al lavoro un team, cui è stato affidato il compito di esplorare nella maniera più esauriente la fattibilità dell’allargamento di Lucid al mercato cinese. Al riguardo, l’ingegnere capo del marchio ha affermato: “Dobbiamo approfondire la questione: come entreremo? Qual è la strategia dei prezzi? Quale sarà la nostra strategia di produzione?”
Ne deriva, in particolare, la necessità di esaminare ogni singola mossa, tenendo conto del fatto che Lucid è pur sempre un produttore relativamente giovane. E, soprattutto, nel pieno delle difficoltà derivanti da un calo della domanda, che ha costretto l’azienda a intervenire con decisione, per evitare guai seri. A marzo, infatti, l’azienda è stata costretta a tagliare circa il 18% della sua forza lavoro a causa del calo della domanda. Un calo che si è andato a mixare ad un aumento delle perdite nette nel corso del secondo trimestre, mitigato in questo caso da quello delle entrate. Un risultato il quale è comunque stato giudicato in maniera negativa da Wall Street, con conseguente pressione sul titolo.
Il presente di Lucid
In questo momento, Lucid si è posizionata nel segmento di lusso del mercato. Una scelta che è stata estrinsecata in maniera visibile nel corso del salone di Monaco di Baviera, ove l’azienda ha portato la sua Air Midnight Dream Edition, una versione a produzione limitata della berlina elettrica. Il modello in questione, infatti, utilizza materiali di alta qualità e una serie di caratteristiche tali da far capire la politica che ispira la casa. A partire da sedili in grado di massaggiare la schiena del passeggero.
Se la fascia di lusso continuerà ad essere praticata da Lucid, la casa di Newark ha però già reso noto il suo intento di allargarsi alle fasce di prezzo più basse. Una scelta che, però, potrebbe mettere l’azienda in diretta concorrenza con quei marchi cinesi che stanno terrorizzando il resto del mondo.
Nell’ambito di questa nuova strategia, Bach ha confermato che un’auto di medie dimensioni potrebbe essere presentata nel 2026. Un primo passo cui dovrebbe poi far seguito l’entrata nel mercato di massa, quello che vede la presenza di modelli il cui prezzo si attesta intorno ai 20mila dollari.
Per poterlo fare, però, ci vorrà tempo. Proprio Bach ha affermato al proposito: “Per costruire queste economie di scala e la capacità di raggiungere quei prezzi, è necessario avere una base di fornitura molto forte e capace che offra i giusti prezzi”. In pratica quello che sono riusciti a fare i marchi cinesi, tanto da conquistare il primato globale in termini di produzione, spodestando quelli giapponesi.
Secondo l’ingegnere capo, il modo migliore di procedere in tal senso è di andare dall’alto verso il basso. Si tratta quindi di una sfida molto complicata, nella quale Lucid dovrà anche scontare la capacità di fare sistema dei brand del Dragone. Una capacità che, al momento, non sembra nelle corde delle case occidentali.