L’UE riduce di nuovo i dazi su Tesla e Geely, mentre la Cina chiede la risoluzione definitiva della controversia

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Ridotti di nuovo i dazi UE su Tesla e Geely, ma la Cina chiede che la controversia commerciale sia risolta definitivamente
Auto elettriche cinesi

La questione dei dazi commerciali tesi a sbarrare la strada ai marchi cinesi di auto green continua a tenere banco. Le ultime notizie in tal senso sono relative all’Unione Europea, la quale ha nuovamente rivisto le proprie tariffe sui veicoli elettrici importati dalla Cina.

Secondo quanto riferito da alcuni organi di stampa, a partire da Reuters, la tariffa a carico di Tesla è stata ulteriormente ridotta dal 9 al 7,8%, mentre quella di Geely è passata dal 19,3 al 18,8%. Si tratta per ora di piccole modifiche, tali da lasciare praticamente inalterati i termini della discussione. Tanto da spingere alcuni funzionari cinesi a dichiarare di essere interessati a incontrare le controparti europee nel preciso intento di riuscire trovare una soluzione alla controversia commerciale in grado di soddisfare entrambe le parti.

Dazi, l’UE sta modificando di nuovo i dazi relativi a Tesla e Geely

L’Unione Europea starebbe di nuovo procedendo a modifiche in relazione ai dazi commerciali elevati nei confronti delle auto elettriche prodotte in Cina. Si tratta di una seconda tornata di revisioni e le modifiche offrono una buona notizia per Tesla e Geely. I due marchi hanno infatti visto un calo rispettivamente di 1,2 e mezzo punto percentuale.

Auto elettriche cinesi

Un segnale il quale è stato colto al balzo dal governo di Pechino. Alcuni funzionari cinesi, infatti, hanno dichiarato l’intenzione di incontrare le loro controparti europee in maniera da riuscire ad elaborare un nuovo accordo che possa essere sostenuto da entrambe le sponde. Il tutto mentre l’Unione Europea pubblica il suo piano sull’auto elettrica, redatto da Mario Draghi. Un piano in cui proprio le auto green del Dragone si stagliano alla stregua del classico convitato di pietra.

Per quanto riguarda Tesla, la sua tariffa è stata ridotta dal 9% al 7,8%, dopo essere stata inizialmente fissata al 20,8%. Una revisione estremamente significativa, giunta a seguito di un accorato appello rivolto dalla casa statunitense a Bruxelles. Tale però da destare perplessità in più di un osservatore e nelle case concorrenti.

Dopo le indagini condotte in quell’occasione, l’UE ha infine deciso che gli aiuti ricevuti da Tesla non erano corposi quanto quelli di altre case automobilistiche, nonostante abbia beneficiato di batterie scontate. Non è invece chiaro cosa abbia spinto l’UE all’ultimo taglio tariffario, anche se Reuters afferma che la decisione sarebbe basata su nuove informazioni fornite dalle aziende.

La Cina intende discutere sulla situazione che si sta creando

Se i dazi di Tesla e Geely, sono stati abbassati, non altrettanto è accaduto per BYD. Mentre è passato dal 36,6 al 35,3% quello a carico di SAIC, proprietaria di MG, nonostante il fatto che secondo l’UE si sarebbe rifiutata di collaborare all’indagine. 

Auto elettriche cinesi

Le altre case automobilistiche che hanno collaborato, tra cui Chery e Nio, dovranno a loro volta sottoporsi a dazi del 20,7%. Occorre sottolineare che queste imposte vanno ad aggiungersi alla normale tariffa del 10% applicata alle auto importate. Come è facile capire, si tratta di dazi tali da poter seriamente danneggiare la redditività di una casa automobilistica. Oltre naturalmente a renderla meno competitiva sul mercato continentale.

Una considerazione la quale non è passata inosservata dalle parti di Pechino. Tanto da spingere i funzionari cinesi ad invitare i propri omologhi europei, per riuscire finalmente a conseguire un accordo che sia accettabile per entrambe le parti.

Nel frattempo, il vice ministro del Commercio cinese Li Fei ha incontrato il direttore generale della Commissione Europea. Nel corso dell’incontro, avvenuto questa settimana, avrebbe chiarito che il gigante asiatico è interessato ad avviare i colloqui. Questa la dichiarazione rilasciata al proposito dal ministero: “La Cina è disposta a continuare a lavorare a stretto contatto con la parte europea per raggiungere una soluzione che soddisfi gli interessi comuni di entrambe le parti e sia in linea con le regole dell’OMC, in modo da promuovere lo sviluppo sano e stabile delle relazioni economiche e commerciali tra Cina e UE”.

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