L’Unione Europea sta studiando la possibilità di imporre dei dazi sulle importazioni di auto elettriche provenienti dalla Cina, per contrastare il dumping praticato dai produttori cinesi, che vendono le loro vetture a prezzi inferiori ai costi di produzione. La misura, che potrebbe entrare in vigore nel 2025, mira a proteggere l’industria automobilistica europea, che sta investendo nella transizione verso la mobilità elettrica.
L’Unione Europea potrebbe imporre dei dazi antidumping alle auto elettriche cinesi
Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, la Commissione Europea ha avviato un’indagine anti-dumping sui produttori cinesi di auto elettriche, come BYD e Nio, che stanno guadagnando quote di mercato in Europa grazie ai loro prezzi competitivi. La Commissione sospetta che i produttori cinesi beneficino di sussidi statali e di standard ambientali e sociali più bassi, che consentono loro di offrire le loro vetture a prezzi anormalmente bassi, danneggiando la concorrenza leale.
Se l’indagine dovesse confermare il sospetto di dumping, l’Unione Europea potrebbe imporre dei dazi antidumping o altre misure compensatorie sulle importazioni di auto elettriche cinesi, in base alle regole del commercio internazionale. Questo potrebbe rendere le auto elettriche cinesi meno convenienti per i consumatori europei e favorire i produttori europei, come Volkswagen, Renault e Stellantis.
Tuttavia, la misura potrebbe anche avere degli effetti negativi, come una possibile escalation delle tensioni commerciali con la Cina, che è il principale fornitore di componenti elettronici e batterie per le auto elettriche. Inoltre, alcuni osservatori ritengono che la misura sia ingiustificata o esagerata, in quanto i produttori cinesi di auto elettriche hanno anche dei vantaggi competitivi legati alla tecnologia, alla scala e alla domanda interna.
L’Unione Europea è il secondo mercato mondiale per le auto elettriche dopo la Cina, con una quota del 26% nel 2022. Secondo i dati dell’ACEA (Associazione Europea dei Costruttori di Automobili), le immatricolazioni di auto elettriche nell’UE sono aumentate del 117 per cento nel primo semestre del 2023, raggiungendo quasi il 15% del mercato totale. Tra i marchi cinesi, BYD è il quarto produttore di auto elettriche in Europa, con una quota del 4,3%, mentre Nio è entrato nel mercato europeo nel giugno 2023.
La notizia dell’indagine dell’UE ha avuto un impatto sulle azioni dei produttori cinesi di veicoli elettrici sui mercati azionari. Le azioni BYD sono aumentate del 4,5 per cento prima della notizia e poi hanno chiuso in ribasso del 2,8% . NIO è sceso dell’1per cento, mentre Xpeng è sceso del 2,5 per cento. La decisione dell’UE di indagare sui sussidi per i veicoli elettrici cinesi solleva interrogativi sul futuro delle relazioni commerciali tra Europa e Cina nel campo della mobilità elettrica e sottolinea la crescente importanza di questo settore nell’agenda globale. L’indagine determinerà se le misure tariffarie sono necessarie per garantire una concorrenza leale nel mercato dei veicoli elettrici in Europa.