McLaren W1, uno dei suoi costosissimi segreti è stampato in 3D

Ippolito V
Con un peso di 1.399 kg, la McLaren W1 rappresenta un esempio di come riduzione del peso ed efficienza possano andare di pari passo.
McLaren W1

Non è passato molto da quando è stata mostrata al pubblico l’ultima creazione straordinaria di McLaren. E non stupirà che dietro questa belva ci siano soluzioni ingegneristiche sorprendenti e impressionanti. In un’epoca in cui le hypercar raggiungono livelli di eccellenza mai visti, la McLaren W1 vuole proporre ancora una volta la sua massima espressione di valore e innovazione tecnologica. Il risultato è, come sempre, fuori dal comune (un’espressione che non rientra nel vocabolario della casa automobilistica).

La supercar britannica ha fatto tesoro della elevata esperienza per stabilire nuovi standard e ha svelato anche un’importante innovazione, uno dei segreti della grandezza della W1. Le sue sospensioni avanzate, progettate non internamente ma da un partner prestigioso, proveniente dalla collaborazione con Bugatti, fanno parte di un “pacchetto” eccezionale.

McLaren W1 e sospensioni divergent

Con un peso a vuoto di soli 1.399 kg, la McLaren W1 rappresenta un esempio brillante di come riduzione del peso ed efficienza possano andare di pari passo. L’uso meticoloso di materiali leggeri come fibra di carbonio, alluminio, magnesio e titanio ha permesso di raggiungere un eccellente risultato. Il contributo decisivo è venuto da Divergent, una società della casa americana Czinger, famosa per l’uso pionieristico della stampa 3D per la produzione di componenti in titanio.

McLaren W1

La tecnologia all’avanguardia della stampa 3D di questa azienda ha già dimostrato la sua efficienza nella Czinger 21C. La vettura americana ha stabilito un nuovo record sul circuito di Laguna Seca, superando la Koenigsegg Jesko.

Per la McLaren W1, i bracci delle sospensioni e le nocche sono stati creati in titanio con un design ispirato quasi a una struttura umana. Si punta a ridurre il peso, aumentare la resistenza e migliorare il raffreddamento dei freni. Si tratta di una sospensione anteriore pushrod ispirata a quelle della F1, con ammortizzatori posizionati verso il centro della vettura. “Siamo entusiasti di aver stretto una collaborazione con Divergent, un’azienda che condivide la dedizione di McLaren all’innovazione”, ha dichiarato Michael Leiters, numero Uno di McLaren. 

La produzione additiva, sebbene costosa, si sta affermando nel mondo delle hypercar per la sua precisione e flessibilità. Questa applicazione nello sviluppo dei nuovi bolidi sta scrivendo le prime pagine di ciò che sarà il futuro. Questa tecnica, probabilmente, diventerà sempre più comune anche al di fuori delle produzioni eccezionali come nel caso dell’ultima McLaren.

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