Mentre i rivali accelerano, Toyota mantiene la prudenza sulle citycar elettriche

Ippolito V
Toyota Aygo X

Mentre diverse case automobilistiche europee si preparano a lanciare citycar elettriche a prezzi accessibili, Toyota mantiene una posizione più prudente. Il gigante giapponese, attualmente presente nel segmento con la Aygo X, nutre perplessità sulla redditività di un’auto elettrica così compatta ed economica. Il problema principale? Il costo ancora troppo elevato delle batterie, che renderebbe difficile mantenere un prezzo competitivo senza erodere i margini di guadagno.

Toyota Aygo X

Durante un’intervista a Bruxelles, il CEO di Toyota Europe, Yoshihiro Nakata, ha ribadito che produrre una citycar elettrica sotto i 20.000 euro in Europa non sarebbe sostenibile dal punto di vista economico. Anche Andrea Carlucci, responsabile marketing e sviluppo prodotto, ha sottolineato che, oltre al prezzo, serve garantire autonomia adeguata e tempi di ricarica competitivi.

Mentre Toyota frena, altri marchi stanno spingendo verso il segmento. Volkswagen, nel clamore generale, ha annunciato il lancio della ID.1 nel 2027, con un prezzo di partenza intorno ai 20.000 euro, anche se la redditività resta un’incognita. Renault, invece, prevede di introdurre una nuova Twingo elettrica nel 2026, mentre BYD si prepara a sbarcare in Europa con una versione aggiornata della Seagull, che potrebbe scendere sotto questa soglia di prezzo.

Nel frattempo, sul mercato sono già presenti citycar elettriche come la Leapmotor T03 e la Dacia Spring, che competono in questa fascia di prezzo. Nonostante l’assenza di una variante elettrica, intanto, la Toyota Aygo X resta tra le citycar più vendute in Europa. Nel 2024, le vendite sono aumentate del 50%, raggiungendo 98.723 immatricolazioni. Attualmente, è uno dei pochi modelli della gamma Toyota in Europa privo di una versione elettrificata, anche se una variante full-hybrid potrebbe arrivare entro la fine dell’anno.

Toyota Aygo X

Il Chief Corporate Officer di Toyota Europe, Matthew Harrison, ha confermato che l’azienda non ha intenzione di abbandonare il segmento A, indipendentemente dall’evoluzione del mercato elettrico: “Non lo abbiamo fatto in passato e non lo faremo ora”.

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